Momenti di trascurabile (In)Felicità con Francesco Piccolo e Pif al Diana di Napoli. Recensione

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Momenti di trascurabile (In)Felicità con Francesco Piccolo e Pif al Diana di Napoli. Recensione

“Quando mi dicono: ti potevi vestire meglio. Ed io mi ero già vestito meglio” Amara verità!

“Perché non fanno i cancelli abbastanza grandi per far passare gli ombrelli aperti quando piove?” Quesito esistenziale!

 

Il Teatro Diana di Napoli ha ospitato lo spettacolo Momenti di trascurabile (in)felicità con Francesco Piccolo e Pierfrancesco Diliberto in arte Pif per la regia di Giorgio Gallione, prodotto da ITC2000.

Più che un adattamento teatrale vero e proprio, si è trattato di dare voce ai due fortunati libri scritti da Francesco Piccolo: Momenti di trascurabile felicità del 2010 e Momenti di trascurabile infelicità del 2015, editi entrambi da Einaudi.

Il primo è incentrato sulla scoperta dei piccoli piaceri intensi ma effimeri e di breve durata che condiscono le nostre giornate a volte grigie e prive di stimoli, l’altro sui momenti di tristezza, sui contrattempi, sui dispiaceri che vanno presi con una certa dose di rassegnazione e di filosofia in quanto appartenenti di diritto alla nostra vita.

Ed ecco nascere uno spettacolo che gioca con le paure, i tic, i vezzi, le piccole manie, le fobie, le debolezze, le nevrosi e i conformismi che condiscono la vita di ognuno di noi e fanno dire agli spettatori:«É successo anche a me!».

Il sorriso che scaturisce dal monologo è amaro e beffardo ma sicuramente vero, autentico, a tratti divertente e perche no, addirittura esilarante come nel caso del bambino ”giapponese” o quello dei genitori alle feste di compleanno dei compagni di classe dei propri figli. Situazioni che accadono a tutti noi “comuni mortali” e che ci spingono a riflettere sui nostri comportamenti nei confronti della società e di noi stessi.

I mattatori Piccolo e Pif, meridionali DOC, danno vita quindi ad una riflessione semiseria su momenti di vita felici o infelici sui quali spesso non abbiamo la pazienza di soffermarci e lo fanno con una leggerezza senza pari. Pif, forse, viene avvantaggiato in questo compito in quanto attore professionista e protagonista dell’omonimo film diretto da Daniele Lucchetti. La sua aria sorniona e disinvolta di persona che per caso si è trovata sul palcoscenico, cattura da subito il pubblico che si mostra ben disposto nei suoi confronti . Ma Piccolo subito reagisce e tra un sorso d’acqua ed un allontanamento temporaneo dalla scena, medita la rivincita ad ogni battuta del compagno di avventura.

Al termine della performance, la parola passa agli spettatori che sono invitati a raccontare i loro momenti di trascurabile(in)felicità. Pif, munito di microfono, si aggira tra la platea e, passato un primo momento di naturale imbarazzo, una decina di persone raccontano alcuni episodi della loro vita molto gustosi e divertenti. E sulla musica di una nota canzone di Zarrillo, accennando a un ballo, i due si accommiatano dal pubblico che ha la certezza di aver trascorso la serata con cari amici di vecchia data, nel proprio salotto di casa, sorseggiando un buon vino d’annata e gustando vari e golosi stuzzichini.

Note biografiche Francesco Piccolo

Scrittore e sceneggiatore, nato a Caserta nel 1964, ha vinto il Premio Strega nel 2014 con Il desiderio di essere come tutti. Ha firmato sceneggiature per Nanni Moretti (Il caimano-Habemus Papam-Mia madre), Paolo Virzì (My name is Tanino-Laprima cosa bella-Il capitale umano-Ella & John-The Leisure Seeker-Notti magiche), Francesca Archibugi (Il nome del figlio-Gli sdraiati), Silvio Soldini (Agata e la tempesta-Giorni e nuvole). Ha sceneggiato anche la serie TV L’amica geniale ,tratta dall’omonimo best seller dell’autrice Elena Ferrante.

Note biografiche di Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif.

Nato a Palermo nel 1972, inizia la sua carriera come assistente alla regia di Franco Zeffirelli nel film Un tè con Mussolini (1999) e con Marco Tullio Giordana ne I cento passi (2000). Nello stesso anno diventa autore televisivo per Le Iene, dove lavora come autore ed inviato fino al 2011. Nel 2013 debutta alla regia con il film La mafia uccide solo d’estate, riscuotendo ampi consensi di pubblico e critica. Il suo secondo film del 2016 è In guerra per amore. Il suo primo romanzo si intitola …che Dio perdona a tutti (2018).

Lo spettacolo Momenti di trascurabile(in)felicità sarà portato nelle seguente città e teatri:

07 dicembre Assisi (PG) Teatro Lyrick

15 dicembre La Spezia Teatro Civico

20 dicembre Catania Teatro Metropolitan

25 gennaio Barletta (BT) Teatro Curci

26 gennaio Bari Teatro Piccinni

01 febbraio Gorizia Teatro Verdi

20 marzo Ferrara Teatro Nuovo