Roberta Scardola: “La prima cosa che vorrei è un figlio.” - Intervista

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Roberta Scardola: “La prima cosa che vorrei è un figlio.” - Intervista

Roberta Scardola solare, socievole e con le idee chiare è da qualche anno la presentatrice ufficiale del Social World Film Festival che si svolge in estate a Vico Equense. Roberta è diventata oramai quasi una cittadina onoraria di questa splendida cittadina sulla costiera sorrentina, tutti la amano dalla stilista alla truccatrice, dal barista al tassista, per la sua semplicità senza vezzi da grande diva.
Ha trascorso l’estate in Portogallo insieme al suo fidanzato Daniele, con il quale sta pensando di mettere su famiglia. Ha aperto all’inizio di quest’anno, in zona Casal Palocco a Roma, un negozio di abbigliamento uomo donna, Return store22, insieme al fratello Edoardo che gioca a calcio. 
Ha preso parte al film “3+1 giorni per innamorarsi" per la regia di Benedetta Pontellini, che tra qualche mese uscirà al cinema, con la partecipazione straordinaria di Maurizio Costanzo nel ruolo di Dio e gli altri del cast sono Marco Bonini, Myriam Catania, Francesco Montanari, Pietro De Silva, Valeria Fabrizi, Barbara Foria e Maria Grazia Cucinotta.
Parliamo della”Roberta Scardola Musical Theatre”, cui sicuramente quest'anno avrai fatto un saggio. Qual è stato il complimento più bello ricevuto dai genitori dei tuoi alunni? 
«…che hanno pianto e avevano i brividi. Questo mi aggrada molto, perché scrivo io le commedie per i miei ragazzi, infatti, a metà anno, da gennaio, mi metto tutte le notti, dopo il lavoro, a scrivere la commedia pensando a ogni singolo ragazzo, che a volte possono essere di più o di meno, quest'anno ne erano trenta, ma gli scorsi anni sono arrivati anche a trentotto. Scrivo un ruolo per ognuno, non c’è un protagonista, perché voglio che sia così. Quest'anno la commedia s’intitolava “Ricomincio da me”, incentrato sulla violenza sulle donne, non solo intesa come violenza fisica o sessuale, ma anche di stalker o verbale e sul bullismo, perché avevo dei bambini più piccoli e volevo portare in scena tutte le malattie del secolo che purtroppo ogni giorno sentiamo. E sono venuti a recitare, insieme ai miei bambini, Emanuele Propizio e Ramona Gargano, una grandissima attrice di teatro, proprio perché ogni anno voglio metterli a confronto con chi lo fa a livello professionale.»
E con quali emozioni tieni questi corsi?
«Mi riempie di emozioni questo lavoro che faccio con i ragazzi, mi ha riempito la vita, proprio dove mancavano delle cose, me le ha riempite.»
Dove si tengono questi corsi? 
«A Roma al Villaggio Sportivo Eschilo 1, nella zona dove abito ed è un corso bisettimanale. Per chi ha problemi di compiti, giustamente chi è di prima media o del terzo liceo sono anni più difficili, può farlo anche una volta a settimana.»

                                    

Sei impegnata sul set del film, 3+1 giorni per innamorarsi… 
«Abbiamo fatto quattro settimane di ripresa, poi ci siamo fermati per alcuni problemi e agli inizi di agosto sono ricominciate le riprese e io dovrei completare le mie ultime due o tre pose. È una commedia romantica e divertente per la regia di Benedetta Pontellini, non posso dire molto sulla trama.»
Puoi accennarci almeno qualcosa sul tuo personaggio?
«Sono tutte storie d'amore che s’intrecciano e hanno come costante Piazza di Spagna, si svolgono tutte intorno a questo luogo. È la classica storia di una ragazza facoltosa, benestante con una famiglia molto emancipata, una bella casa, dei bei vestiti, insomma, che sta molto bene economicamente che s’innamora invece del netturbino. Un po' la favola tra il ricco e il povero, poi ci sono anche altre storie.»
Quindi, sei una str***za?
«Sì, purtroppo, sì. Io interpreto sempre i ruoli della str***za  che credo veramente non mi appartengono nella vita, però è bello, almeno mi metto alla prova e faccio quella che non sono.»
Quando uscirà al cinema?
«L’uscita era prevista per novembre, ma per alcuni ritardi, come ho detto, credo uscirà per gli inizi del nuovo anno, nel 2019, però questo non lo so con certezza.»
Stai vagliando qualche altra proposta?
«No, per la verità adesso non ho grandi proposte. Sai, quando si dice adesso non ne posso parlare per superstizione, non te ne parlo perché non ci sono.»

            
Tu ti proponi, fai provini o hai abbandonato del tutto? Perché non ti vediamo spesso in tv o al cinema…
«Ultimamente ho fatto una tournée teatrale di due anni e sono stata in giro per l'Italia tantissimo, tutto l'inverno, con due commedie diverse. E le commedie erano, “Prendo in prestito tua moglie” e “Questa volta te lo dico che ti amo” di Luca Franco, due commedie che hanno avuto un successo enorme, anche al Nord, dove pensavamo che l’umorismo romano non attecchisse, invece, è piaciuto molto. Sai ho 32 anni, la vita va avanti e sono una che non è mai stata un’arrivista, nel senso che se non faceva quello, era disperata. Mi sono aperta un negozio di abbigliamento con mio fratello, ho il corso con i bambini, poi quello che arriverà va benissimo tutto.»
Raccontaci di questo meraviglioso amore che stai vivendo. Come sta andando? E del tuo stesso mestiere?
«Bene, benissimo. Non è del mio settore, assolutamente no, non ho mai avuto frequentazioni con persone del mio mestiere, lui fa tutt'altro. È un ragazzo… ma io m’imbarazzo a parlare di queste cose… posso solo dire che sono molto innamorata e lui anche, stiamo bene insieme, ecco. Ho 32 anni e si fanno anche dei progetti di vita importanti, non penso a un matrimonio ma ad avere subito un figlio. Sono sincera, la prima cosa che vorrei è un figlio, rispetto al matrimonio, che potrà arrivare anche più tardi.  Quindi, nel momento in cui pensi queste cose, che magari non hai mai pensato nelle relazioni precedenti, sicuramente è una storia importante, quindi fai più fatica a parlarne.»  
Le amiche di solito la prima cosa che chiedono è: Come vi siete conosciuti?
«Avevamo un amico in comune, però è stato semplicemente un incontro tra amici e poi abbiamo iniziato a parlarci sui social, oggi funziona anche così, finché un giorno abbiamo deciso di incontrarci e da lì non è passato nemmeno un weekend che non l’abbiamo trascorso insieme, da due anni e mezzo.»