Le Ragazze Terribili festeggiano vent'anni del loro festival Abbabula - Intervista

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Le Ragazze Terribili festeggiano vent'anni del loro festival Abbabula - Intervista

Compie venti anni il festival Abbabula a Sassari dal 10 al 14 luglio organizzato con grande maestria e dedizione dalla Cooperativa Le Ragazze Terribili, un gruppo che lavora insieme da quasi trent'anni e che ha saputo trasformare il proprio sogno in un’esperienza professionale solida e di successo e con le quali abbiamo fatto una chiacchierata.
Ho un po’ di timore a porvi qualche domanda, il nome non mi facilita: Le Ragazze Terribili… corro qualche rischio?
«Assolutamente no – sorridono -, anche se ormai è chiaro che il nostro gruppo, la nostra amicizia, la nostra cooperativa hanno superato il passare del tempo e ribadito chiaro il concetto alla base del progetto: amiamo la musica, volevamo fare qualcosa di bello con la musica, volevamo farlo in Sardegna, rendere il tutto appetibile e capace di vivere nella continuità. Quando abbiamo iniziato eravamo un gruppo di donne con idee ben chiare in testa che entrava in acque sino ad allora dominio incontrastato di uomini. Le terribili ragazze di allora oggi ci sono ancora e si apprestano a festeggiare il 20° compleanno di una delle loro idee: il festival musicale Abbabula.»
Il festival dello scorso anno è stato fantastico. Qual è stata l’esperienza migliore dal vostro punto di vista, degli organizzatori?
«Ogni edizione del festival Abbabula scrive una storia a sé. Abbabula significa acqua alla gola in sardo, è frutto di sogni ragionati e trasformati in realtà. Intanto ci apprestiamo a vivere l’edizione dei 20 anni, poi ci rimetteremo all’opera, per dare seguito ad una manifestazione che ha un ricco passato, vive al presente e guarda con sempre rinnovato entusiasmo al futuro. Lo scorso anno eravamo a Monte d'Accoddi, una splendida location immersa nella storia e nelle pietre di Sardegna, cornice naturale che ha contribuito a dare una nota particolare all'edizione. Sul palco artisti diversi e apprezzati che hanno trasformato ogni singolo concerto in un momento magico all'ombra di un gigantesco altare preistorico.»

Quali cambiamenti saranno implementati quest'anno?
«Quest'anno torniamo in città, in piazzale Segni, dove per i 20 anni sarà allestita una vera e propria arena concerti. Per l’occasione la grafica del festival è in versione “reloaded”: 20 anni fa la curò un grandissimo artista del calibro di Pastorello: quest’anno siamo tornate alle origini. Oltre alle proposte musicali, fra grandi nomi già affermati, un MOTTA fresco di premio Tenco, diversi artisti emergenti e alcuni validi artisti sardi, la novità del 2018 è Abbabula Lab. Due giornate - 9 e 10 luglio - ospitate nella sala conferenze del quotidiano La Nuova Sardegna. Un breve ma intenso ciclo di incontri a tema dedicati a chi fa, produce e distribuisce musica in Sardegna, con importanti relatori al tavolo a confrontarsi con gli operatori di settore su argomenti attuali e pertinenti come il diritto d'autore, la filiera musicale e la nuova vita dell’indie italiano, il rapporto tra promoter, agenti e festival e le nuove opportunità del mercato globale. A moderare gli incontri - organizzati con il supporto di Linecheck Music & Meeting Festival -  Milano - sarà Christoph Storbeck, artist manager, international PR, Head of Conference. Comune denominatore conduttore delle due giornate sarà la filiera musicale raccontata in poche parole, con il punto di vista dell’artista e quello del suo eventuale manager come fil rouge di collegamento.»

Che effetto ha il festival sulla comunità locale e sulla zona di Sassari?
«È un appuntamento che si ripete nel segno della continuità, come abbiamo detto all'inizio. La gente sa che in un certo periodo dell'anno, salvo cataclismi o problemi insormontabili, in una particolare location individuata fr ala città di Sassari e il suo hinterland, il nostro festival prende forma. Un momento di musica, di aggregazione e di convivialità, agevolato dalle proposte track food che solitamente accompagnano lo svolgersi delle serate e da un'atmosfera che coinvolge, piace e non delude mai le aspettative.»
Chi non vedete l'ora di vedere quest'anno? Quale artista pensate sia il più atteso? Chi è stato il più difficile da “accalappiare”?
«Ognuno dei 13 artisti sul palco di Abbabula è stato voluto ed ha la nostra piena fiducia. MOTTA ha appena vinto il premio Tenco, la notizia è freschissima per cui è chiaro che la curiosità e le aspettative sono elevate, ma oltre a lui anche i suoi compagni di viaggio rappresentano proposte interessanti della musica indie locale e nazionale. Li ascolteremo tutti, e sappiamo che saranno bravi. Tutti.»
Come siete diventate delle talent booker? Qual è stato il vs inizio?
«Eravamo innanzitutto grandi amiche e soprattutto grandi amanti della musica: gusti diversi, passione fortissima. Lavoravamo sul fronte della distribuzione sin dal 1988 ma volevamo dare vita ad una idea che divenisse stabile, che potesse diventare punto di riferimento per gli appassionati. Volevamo che la città di Sassari e più in generale la Sardegna avessero da offrire qualcosa di bello, riconosciuto e riconoscibile, a partire dal nome. Eccoci qua.»

 
Per info e costi biglietti e abbonamenti: www.facebook.com/leragazzeterribili/

Programma Abbabula Festival

Sassari - Arena Concerti Piazzale Segni
10 luglio – dalle 20,30
Riky
En?gma & Kaizén
WILLIE PEYOTE
 
11 luglio – dalle 20,30
Flavio Secchi
John De Leo
MALDESTRO
 
12 luglio – dalle 20,30
Elisabetta Usai
Gavino Riva
IO SONO UN CANE e PAOLO ANGELI
 
14 luglio – dalle 20,30
Massimo Carta
Scarda
Arrogalla Live Set
MOTTA