
Nella nuova stagione del Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, guidata da Luciano Cannito e con la direzione artistica di Roberto Andò, risuona una frase-motto che è già dichiarazione d’intenti: “Nel cuore e nella testa”, omaggio a Enzo Moscato. È in questa cornice, tra drammaturgie vive e nervi scoperti, che dal 15 al 25 gennaio 2026, al Ridotto del Mercadante, andrà in scena Zucchero Amaro, il nuovo lavoro di Fortunato Calvino, autore e regista tra i più significativi del teatro contemporaneo partenopeo, con Antonella Cioli, Rosaria De Cicco e cast in via di definizione.
Calvino, reduce dal successo di Vico Sirene con Luigi Esposito e Rosario Morra (Gigi&Ross), firma qui la sua 41esima opera teatrale, confermando una prolificità che va di pari passo con una fedeltà a temi sociali, familiari e identitari. Con Zucchero Amaro, il suo teatro si veste di una black comedy grottesca e tenera, ambientata tra le mura di una casa che è al tempo stesso rifugio e trappola.
La protagonista è Gina un'infermiera devota, ligia, un po’ bigotta, che vive immersa nei riti del passato, tra altarini, foto dei defunti e un’ossessiva dedizione alla memoria. La quiete (apparente) viene scossa dall’arrivo della sorella Laura, donna vitale, esuberante, reduce da una separazione e affamata d’amore. Il suo sogno – o forse la sua follia – prende le sembianze di uno sceicco immaginario, compagno ideale e presenza costante di un altrove mai realizzato.
Ma la pièce cambia registro e si tinge di noir con l’ingresso di tre figure femminili inquietanti – Filomena, Rosetta e Nina – vere e proprie iene metropolitane, determinate a sottrarre a Gina la sua casa, spazio sacro e luogo di memoria. La commedia allora si fa allegoria, denuncia, parodia del presente. Le dinamiche familiari si intrecciano a tensioni sociali, in un’opera dove il sorriso amaro convive con la paura, l’affetto con la crudeltà.
Con la sua scrittura asciutta e tagliente, Fortunato Calvino racconta un microcosmo femminile sul crinale tra delirio e resistenza, tra sogno e sopravvivenza, esplorando la fragilità dei legami familiari e il desiderio di emancipazione da una realtà che opprime e corrode.
15 – 25 gennaio 2026 | Ridotto
ZUCCHERO AMARO
di Fortunato Calvino
con Antonella Cioli, Rosaria De Cicco
produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale