«Se per successo s’intende riempire stadi e palazzetti, vendere milioni di dischi, dico:chi la dura, la vince». Intervista a Roberta Bonanno

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Dopo svariati anni dalla sua partecipazione ad Amici, Roberta Bonanno è rimasta sempre sotto i riflettori ed è stata la migliore cantante in quella scena dell'era Amici, con un potere e una grinta che ha riversato anche nel suo ultimo singolo, uscito da pochi giorni, "Tanto è uguale" (Advice Music), scritto per lei da Fabio Vaccaro e Mattia Foderà, accompagnato da un videoclip per la regia di Luca Giordano, girato in due luoghi incantevoli e romantici come il lungo lago di Como e Cernobbio con le sue ville.
Tanto è uguale… c’è qualcosa di autobiografico e/o perché la scelta è caduta su questo brano?
«È molto autobiografico, descrive quello che considero un po' il mio tallone d’Achille, il modo con cui affronto la tematica dell’amore. Credo che Fabio Vaccaro e Mattia Foderà in questo pezzo si siano superati, hanno capito esattamente quello che, in realtà, vivo nella mia vita privata, anche se sono sempre molto riservata su quest’argomento. Sembra quasi che mi abbiano spiato nel corso dei miei anni passati. Il risultato è che mi hanno cucito addosso quest’abito perfetto, che, a quanto pare, non sta bene solo su di me, ma si adatta anche a molti che stanno ascoltando il pezzo, lo hanno capito e si sono ritrovati come me».
Il video per la regia di Luca Giordano mostra una Roberta molto grintosa e tosta, com’è nato questo video e quanto c’è di te?
«Il video rappresenta, seppure nella sua semplicità, quello che il pezzo deve esprimere: molta grinta e anche molta sensualità, ma sempre pulita, proprio perché credo di essere una donna così. Ha colto forse quello che ancora non era uscito, di me: si sa che io sono una donna forte, ma non si sa poi come e come questa forza la riverso nella mia vita privata. Sono molto consapevole di quello che mi succede e spesso sono ambivalente: c'è una parte di me che, in fondo, è anche consapevole che sta commettendo un errore (magari “il solito” errore), e l'altra parte che, però, non riesce a farne a meno e Luca ha saputo rappresentare proprio queste mie due parti».
Con chi hai collaborato per questo brano e se ci saranno delle prossime interessanti collaborazioni cui stai lavorando?
«Ho collaborato appunto con Mattia Foderà e Fabio Vaccaro, un elemento importante non solo in questo brano, ma in tutta la realizzazione dell'album “Io & Bonnie”, infatti, molti pezzi sono suoi, così come tutta la parte della produzione artistica. Insomma, è per me veramente un elemento fondamentale e mi auguro che questa collaborazione possa continuare nel tempo».

                  
Segui qualche criterio particolare per la scelta delle canzoni da interpretare?
«Non ci sono criteri particolari, mi deve far battere il cuore, deve raccontare qualcosa di me, deve essere verità, perché io non potrei mai cantare qualcosa che è lontano dalla mia persona. In quest’album “Io e Bonnie” è uscita molta verità: sono per la verità e l'onestà. La verità si racconta meglio, non riesco a indossare maschere, quindi, mi si sgamerebbe subito se dovessi fare qualcosa che non mi è consono. Mi esprimo in modo nudo e crudo, anche se cerco sempre di porre l’accento sul lato positivo delle situazioni e della vita».
Qual è la cosa più strana che ti sia mai capitata mentre lavoravi su una canzone?
«Di cose molto strane non me ne sono capitate. Ricordo, più che altro, una strana combinazione di eventi che ha richiesto un nostro “cambiamento in corsa”: il primo singolo dell’ultimo album “Io e Bonnie” si sarebbe dovuto chiamare “Baciami”; poco prima dell'uscita, quando tutto era ormai pronto, copertine, comunicati, ecc. abbiamo scoperto che lo stesso giorno sarebbe stata pubblicata un'altra canzone con lo stesso titolo,  per questo abbiamo dovuto modificarlo in “Ad un passo (baciami)”».
C'è qualche significato nascosto nella tua musica?
«Ogni parola porta con sé tanti significati e ogni pezzo può dare emozioni diverse, secondo  chi lo ascolta; di nascosto, però, non c’è assolutamente niente. Magari c'è qualcosa di sottinteso, perché, quando canto, ogni canzone è dedicata a qualcuno: ai miei fan o ai miei amici, a un amore passato o all’idea di un amore futuro o magari anche a me stessa, alla bambina che ero e alla donna che sono diventata».


Quanto ti sei divertita, ma anche quanto è stata faticosa la partecipazione a Tale e quale show?
«Lo dirò sempre, Tale e quale show è stata veramente una delle esperienze più belle della mia vita, arrivata dieci anni dopo Amici, un'altra esperienza forte, che mi ha cambiato la vita. Tale e Quale è un programma con una marcia in più, fatto da professionisti incredibili sotto ogni punto di vista, dai parrucchieri ai truccatori, gli autori, i redattori, gli insegnanti, a Carlo Conti stesso. È una famiglia, una grandissima famiglia e l’idea di non poterci tornare l'anno prossimo mi crea del dispiacere, anche se è faticosissimo: le ore sotto il trucco soprattutto, sono veramente molto faticose ed io veramente lo consiglierei a tutti, lo porterò nel cuore per sempre. Io stessa, se potessi, ci tornerei ogni anno, potrei diventare la “Cirilli” del programma, no?».
Parliamo di qualcosa che può essere fastidioso, del perché non arriva quel meritato successo…
«Ti rispondo dicendo che bisogna vedere che cosa s’intende per successo. Secondo me, non bisogna confondere il successo con la popolarità: io, in tutte le cose che faccio, ho un grande successo, perché ho grandi riscontri della gente che mi segue. Se per successo s’intende riempire stadi e palazzetti, vendere milioni di dischi, ecc., invece, ti dico che chi la dura, la vince».
Che cosa ti entusiasma di più del futuro?
«Sicuramente tutte quelle cose che ancora non ho ottenuto e che vorrei ottenere. La cosa bella di non aver tutto subito è che hai la possibilità di godere ancora del percorso e di tirare fuori sempre qualcosa in più per cercare di ottenerne una nuova gratificazione, quindi, l'idea di poter fare ancora tante cose che ancora non ho raggiunto è la forza e la spinta maggiore».
Discuti, interagisci e rispondi ai fan…
«Premetto che evito le discussioni e i battibecchi via social, certi post non li commento nemmeno. Piuttosto, se vedo che c'è della maleducazione, magari cancello e blocco, cerco di evitare che certe persone (i cosiddetti hater, di cui è piena la rete) possano riversare una negatività che non voglio avere. A parte situazioni estreme, però, tendo a non limitare mai i commenti e cerco di rispondere a tutti, qualsiasi mio fan te lo potrebbe confermare; sono a loro disposizione, per quanto mi è possibile, perché, alla fine la mia forza vera e il mio successo sono loro».

             
Ci sono altri progetti cui stai attualmente lavorando?
«Non ci si ferma mai, i progetti vengono uno dopo l’altro, ogni volta un'esperienza diversa e nuova, e sicuramente ci stiamo preparando per quello che sarà il tour estivo. Il concerto live è la mia più grande passione, perché poter cantare in mezzo la gente è quello che mi fa sentire viva».
Allora ti vedremo presto in tour?
«Come tu ben sai, questo momento è importante per mettere le basi di quella che sarà la programmazione estiva. Adesso però ci concentriamo prima sulla promozione di ”Tanto è uguale”. Come ti dicevo prima, non vedo l'ora di ritornare nelle piazze; voglio invitare tutti quanti a seguirmi sui miei social, in particolar modo su Facebook e Instagram, dove possono trovare poi tutte le varie tappe per potermi venire a sentire».