Dal 7 novembre, Paola Iezzi riaccende le luci del suo universo musicale con Superstar (Columbia Records / Sony Music Italy), un brano che profuma di verità e di notte, di lustrini e lacrime nascoste dietro un sorriso. Mentre la vediamo ogni settimana sul palco di X Factor nel ruolo di giudice, Paola sceglie di raccontarsi con la sincerità e la grazia di chi ha imparato che la debolezza, se abbracciata, diventa la forma più potente d'arte.
Prodotta da Room9 e da Etta, Superstar è una riflessione lucida e poetica su come la fragilità possa convivere con la luce. Paola, insieme agli autori Antonio Caputo, Danilo Cortellino, Vincenzo Colella e Leonardo Zaccaria, costruisce un piccolo manifesto pop sul disincanto contemporaneo: un mondo in cui tutto luccica, ma non sempre brilla davvero.
«Le “tristi superstar” non sono solo le celebrità, spiega Paola Iezzi, sono tutti coloro che cercano di brillare anche quando dentro si sentono fragili e vulnerabili. È quella contraddizione eterna tra sorriso e malinconia, tra danza e silenzio, tra amore e perdita. Perché, in fondo, “superstar” siamo tutti: innamorati e peccatori».

La canzone si muove tra desiderio e resa, come un ballo lento sotto una pioggia di luci stache. “Siamo tristi, superstar” canta Paola, e in quell'immagine riecheggiano le ombre delle pop che hanno saputo trasformare la propria debolezza icona in forza: da Madonna a Lady Gaga, fino alle dive tragiche che hanno fatto del dolore una forma d'arte. Ma la Iezzi non cade mai nel vittimismo: la sua è una malinconia elegante, luminosa. “Il buio non ci fa paura, se balli con me si accende la luna” è questa la chiave emotiva del brano, un invito a non arrendersi, a trovare luce nella condivisione, nel gesto umano del ballare insieme.
A impreziosire Superstar ci sono gli archi del maestro Michele Monestiroli, già collaboratore nel progetto Furore e nell'album Per sempre di Paola & Chiara, registrati e orchestrati a Stoccolma dal Maestro Erik Arvinder presso gli IMRSV Studios, tempio delle produzioni di Swedish House Mafia, Lady Gaga, Taylor Swift, Beyoncé e ABBA. Un suono internazionale che si intreccia con l'anima raffinata e intensa dell'artista milanese.
In questo nuovo capitolo della sua carriera solista, Paola Iezzi conferma di essere molto più di una popstar: è un'artista che guarda dentro le crepe e ci trova la luce, che trasforma la malinconia in energia, la solitudine in connessione. E ci ricorda che, in fondo, Superstar lo siamo tutti, anche quando ci sentiamo sull'orlo della resa, basta solo accendere la luna.