Federica Cres: «La musica è la mia libertà». Intervista

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Federica Cres sin da piccola si è innamorata della musica e tra studio, sacrifici, ma soprattutto tanta forza di volontà, è riuscita a produrre i suoi primi singoli "Le cose a metà" e "Jungla", due brani dove si apre e si racconta senza filtri, dove esce la sua anima.
Parallelamente coltiva la passione per la moda e sui social mostra i suoi outfit e la sua quotidianità, tanto da essere molto apprezzata: è seguita da oltre 100 mila follower.
Federica ha tanta fame di musica e questo è solo l'inizio perché non ha intenzione di fermarsi.

Come nasce la tua passione per la musica?
«La mia passione per la musica nasce da quando ero piccolina e ho iniziato a fare danza e ascoltavo i primi cd, in particolare quello di Giorgia che ho praticamente consumato. Da lì ho capito che la musica doveva far parte della mia vita, perché mi trasmetteva una libertà interiore».
Quando hai capito che la musica era la tua strada?
«Ho fatto tantissimi tentativi e ho capito che era la mia strada quando ho iniziato a crederci, a fare veramente di tutto e piano, piano mi sono successe cose sempre positive, anche se c'erano degli ostacoli, riuscivo sempre a scamparla e ad andare avanti».
Hai studiato e studi tuttora tanto canto. Quanto è importante una buona preparazione tecnica?
«Studio da sei anni, lo studio è importantissimo e non si smette mai di imparare. La tecnica è importante per cantare bene e soprattutto per non farsi male, però poi serve l'emozione, il carisma, tante cose che devi averle di tuo».

                
É uscito il 7 ottobre il tuo singolo "Le cose a metà". Ce ne parli?
«Sono molto emozionata perché è la prima canzone che sento veramente mia, è come se avessi partorito! Ho messo al mondo una piccola creatura che non è più mia, ma di tutti. È un brano basato su una storia vera del mio passato, un po' sofferente ma con un briciolo di speranza».
A distanza di una settimana è uscito un altro singolo “Jungla”. Come nasce questo brano?
«È un brano più cattivo, uno sfogo di alcuni problemi legati alle cose di tutti i giorni, specialmente nel ritornello, è una liberazione dalla malinconia come quando dice: "e non ho mai voluto dirti tutto quello che sento dentro di me che a volte vorrei solo avere un volo e andarmene da questa città",come se magari in quel momento c'è un problema e vorrei scappare, andare via pur di non affrontare quel problema».
Sei molto seguita anche su Instagram con più di 100 mila follower! Com’è avvenuto questo successo sui social?
«Circa quattro anni fa, ho iniziato a postare delle foto con degli outfit, mi piace molto il campo della moda e, quindi, ho iniziato a far vedere alle persone come mi vestivo, taggando ogni singolo capo».
Il mondo di Instagram può essere un'arma a doppio taglio… Ci sono anche parecchi haters, sei stata vittima di questo sistema e come hai reagito?
«Sì, soprattutto nei social ci sono parecchi haters. Dopo l'uscita del mio singolo, ho avuto a che fare con un commento molto cattivo, riferito non alla canzone, ma a me come persona, quindi, ho capito che era qualcuno che ce l'aveva con me. Ho reagito non benissimo, ma alla fine non penso siano cose vere, così ho preso in giro questa persona facendo delle stories, dove ho consigliato di rivedere più spesso il mio video così da farmi salire di visualizzazioni!».

              
Affermarsi artisticamente è molto difficile, come sei riuscita a prenderti il tuo spazio?
«Non posso assolutamente dire di essere una artista affermata, perché mi sto lanciando adesso in questo mondo e sto inseguendo questo sogno che spero si realizzi. Non posso dire di essermi ancora presa uno spazio, perché non ho ancora mezzi e potenzialità, ho semplicemente lavorato da un anno al mio progetto musicale, insieme al mio produttore Giuseppe Taccini e fatto uscire due miei brani e non mi fermerò qui, sappiatelo! A breve usciranno altre cose».
Cosa auguri a te stessa per il tuo futuro lavorativo?
«Auguro a me stessa di riuscire in questa strada, di realizzare questo sogno che per me è importante».
La frase di una delle tue canzoni che più ti rappresenta?
«È quella del brano "Le cose a metà", il ritornello dice:"è una vita che lascio le cose a metà, ricomincio da zero, ma non ho l'età"».