Con Augias c’è cultura in TV

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Con Augias c’è cultura in TV

C’è ancora chi ha da insegnare qualcosa in TV è uno di questi è Corrado Augias, giornalista, scrittore, divulgatore di chiara fama, diventato uno dei volti più interessanti di Raitre, rete televisiva che preferisco perché è l’unica che dà spazio alla cultura. E di cultura c’è bisogno in questa società troppo tecnologica, troppo digitalizzata, dove le notizie e le ricerche puoi farle anche da un cellulare, in pillole però e senza l’impegno e il piacere anche di sfogliare libri o approfondire su uno schermo più grande un dibattito o un dossier. Ha scritto molti libri Augias, è stato autore di trasmissioni TV e di teatro e da anni a intermittenza conduce una trasmissione in cui recensisce soprattutto libri. Tempo fa pubblicò appunto Leggere, un libro nel quale spiegava come si era da ragazzo avvicinato alla lettura e come appunto i libri riescono ad appassionarti e a colorarti la vita. Ed è così, senza temere di apparire intellettuali, perché leggere riempie la vita, direi, almeno per me è così. Non sono un lettore onnivoro perché purtroppo anche un libro già dal titolo deve conquistarmi se no lo abbandono alla terza pagina…penso però che leggere materialmente un libro, sfogliarne le pagine, possederlo e magari sottolineare ciò che ci colpisce, che ci comunica, sia quasi un atto di fede, è mettersi al servizio della sapienza che ci prepara a vivere e ci rende più sicuri. E poi un libro può anche divertire, sorprendere, mettere paura, ma lascia sempre un segno dentro di noi. Il merito di questo bravo giornalista sta quindi nell’aver divulgato negli anni l’importanza ma forse più di tutto il piacere che si prova nel leggere e acquistare consapevolezza di qualcosa. Oggi Augias è un raffinato signore ottantenne ma ancora nel pieno della sua attività; in questi giorni sempre su Raitre alle 20:20 conduce un programma alla scoperta della musica classica e sinfonica: non c’è nessuna pretesa ma di fondo il messaggio è sempre quello di trasmettere un piacere. Lodi lodi quindi a chi, come lui, ha ancora qualcosa di serio da insegnare in una TV smarrita da tempo nella sua approssimazione.