"Part Time lover" è l'ultimo inedito di Gabriele Esposito. Intervista.

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Dopo più di 300k ascolti del primo singolo Tonight, apertura di una triade dedicata alle relazioni amorose e alle loro diverse sfaccettature, Part Time Lover è il nuovo inedito di Gabriele Esposito, che ci ha presentato il suo brano e si è raccontato alle nostre pagine.

Part Time Lover è il tuo ultimo inedito, cosa ci racconta e qual è il messaggio che ci comunica?

«Part Time Lover è assolutamente uno dei miei lavori preferiti, ho scritto questo brano insieme ad Alessia Labate, una songwriter pazzesca che riesce a tirar fuori sempre il meglio di me. Abbiamo passato un giorno intero a buttare giù idee, che poi abbiamo scartato, per ritrovarci a scrivere Part Time Lover in soli 3 minuti, one take. Part Time Lover parla appunto di un amore part time, una situazione di comodità, nonostante nel brano io ne parli in modo positivo, e nonostante il vibe molto happy, dietro il brano c'è tanto dolore e frustrazione che si possono ritrovare solamente nello special, dove canto "just stay close" più volte, cioè "stammi vicina". Nonostante, infatti, mi vada bene questa situazione altalenante che ho con lei (part time), ciò che voglio è solo che lei non se ne vada mai».

Part Time Lover è accompagnato da un video musicale anche con scene girate da tuoi fans, amici e familiari. Per la realizzazione del video, quali idee hai suggerito e come hai scelto i video dei fans in fase di montaggio?

«Ho detto loro di essere il più naturale possibile mentre si registravano cantando in playback, era questo che principalmente mi ispirava la melodia e il vibe del brano.  Inoltre sono un grande fan dei video "Carpool Karaoke", quelli dove le star cantano le loro hits in macchina, dunque per me il video sarebbe potuto essere anche un susseguirsi di scene in macchina!».

Oscar Wilde disse che "l'Amore è superare se stessi". Con Part Time Lover hai dichiarato di essere uscito dalla tua comfort zone, ne hai superati i limiti. È stato l'amore per la musica che ti ha fatto valicare i tuoi limiti e ora te ne sei posti altri da superare e quali sono?

«Cerco sempre di provare nuove cose quando scrivo canzoni, sono giovane e sono consapevole che adesso è il momento di sperimentare e mettermi in discussione, per poi raggiungere un'identità che sia mia al 100%, adesso punto a scrivere anche in italiano».

Proprio un tuo inedito, che hai presentato già alle audizioni di X Factor, si chiama Limits. Hai dichiarato che questo brano tratta del superamento di quei limiti che sentivi di avere avuto l'anno precedente quando, sempre ad X Factor, Arisa non ti scelse per gli Home Visit. Magari è stato proprio quell'episodio che ti ha dato la scossa necessaria per superarli. Jim Morrison disse che "La mente mette i limiti, il cuore li spezza". Tu come hai superato i tuoi limiti?

«L'eliminazione ai Bootcamp di XF10 è stato un evento segnante per me, non solo a livello musicale ma soprattutto umano, dopo aver ricevuto tutto quell'affetto dal pubblico al Forum di Assago, dal pubblico a casa e da tutte le persone che mi fermavano quando uscivo di casa. Ho capito che c'era qualcosa dentro di me su cui avevo bisogno di lavorare per poi condividerla con tutti, da queste emozioni è nata Limits e tanti altri inediti che mi hanno portato a rendere la musica non solo un hobby, ma una ragione di vita».

Tonight, invece, è il tuo precedente inedito e insieme a Part Time Lover farà parte di una trilogia incentrata sulle relazioni amorose. Dove hai tratto l'ispirazione per scrivere queste canzoni, sono storie che hai vissuto personalmente?

«Nel 90% dei miei brani parlo di storie vissute sulla mia pelle, Tonight e Part Time Lover sono parte della stessa storia, momenti diversi e sensazione diverse, da qui si può comprendere meglio il differente vibe e mood che i due brani hanno. Mi piace tanto parlare con la musica più che con le parole, dunque, sto molto attento al sound design di ogni brano per ricreare al meglio l'emozione che voglio trasmettere».

Limits e Tonight prima, Part Time Lover ora, sono tutte canzoni in inglese. Possiamo aspettarci una tua canzone in italiano o credi che al tuo stile musicale si abbini meglio la lingua inglese piuttosto che l'italiano?

«Sicuramente ho più confidenza nello scrivere in inglese, ho sempre ascoltato musica in inglese, dunque nel mio piccolo riesco ad essere credibile nonostante io sia italiano. L'inglese ti permette di giocare di più con la musica più che con il testo, ed io nasco principalmente come musicista quindi mi piace scrivere canzoni interessanti musicalmente e con un sound accattivante. Fatta questa premessa, io sto scrivendo attualmente brani in italiano per un motivo molto semplice: quando canto in italiano, essendo la mia lingua, risulto più vulnerabile e anche particolare, se vogliamo, nell'interpretazione, dato che cantando sempre in inglese è quasi come se portassi il cantato inglese in italiano. Quindi, sto cercando di trovare una quadra, voglio dare un vibe internazionale e mai sentito prima ai miei brani in italiano».

Cos'è che non ti potrai mai dimenticare di X Factor, qual è stato il momento che porterai sempre con te?

«I due momenti indimenticabili del mio XFactor sono stati: il bootcamp con Arisa dove fui eliminato, quando ho cantato e quando sono stato eliminato e poi acclamato dal pubblico ho provato emozioni surreali, non trovo ancora parole per descriverle e il secondo momento, quando sono ritornato su quel palco un anno dopo con il mio inedito Limits, è stata una vera rivincita ritornare lì con la mia musica e la mia crescita e vedere il pubblico emozionato e soprattutto fiero».

Quali sono i tuoi progetti futuri e a cosa stai lavorando adesso?

«Adesso sto preparando un live con i fiocchi per il 25 Maggio, suonerò al PompeiLab (NA) in full band, ci tengo a portare uno show che sia completo, con vari momenti e stacchi. Sono molto fortunato ad avere una band di professionisti al mio fianco. Inoltre, come già menzionato, sto lavorando a brani in italiano».

Mi piace abbinare la musica alla cucina e quindi ti chiedo, se tu fossi un piatto che piatto saresti e perché?

«Vorrei essere una buona pizza margherita, una di quelle con l'impasto leggero che non ti rimane sullo stomaco in modo da desiderarne di mangiare un'altra. Penso sia l'equivalente di vincere un grammy nel campo musicale!».