Zucchero regala sorprese,  festa e soul alla tappa di Caserta. Recensione

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Zucchero regala sorprese,  festa e soul alla tappa di Caserta. Recensione

È iniziato da Caserta il ritorno in Italia del World Wild Tour di Zucchero “Sugar” Fornaciari nel meraviglioso cortile della Reggia di Caserta nell’ambito della rassegna Un’Estate da RE, organizzata e promossa dalla Scabec
L'icona italiana del rock e del rhythm & blues, torna in Italia con 6 concerti sold out: il 24 e il 25 luglio al Cortile della Reggia di Caserta, il 27 luglio alla Valle dei Templi di Agrigento, il 28-29-30 luglio al Teatro Greco di Siracusa, ventesimo tour di Zucchero, il World Wild tour è iniziato nell’aprile del 2022 e continuerà sui palchi di tutta Europa fino ad agosto. L’elenco completo delle date del tour mondiale è visibile sul sito www.zucchero.it.
Zucchero è una leggenda vivente, che ha ‘i capelli di un leone e lo spirito di un poeta’, come lo descrive Bono degli U2 e dice anche che la sua ‘voce è simile a una sezione di ottoni, ma invecchiata come il whisky nella quercia’, con il suo spettacolo alla Reggia si capisce da subito che il suo successo mondiale mantenuto per anni non è il solito fumo negli occhi, ma è puro talento genuino e reale. Sebbene il tour sia incentrato come supporto al suo ultimo album D.O.C. del 2019, la performance è stata caratterizzata anche da diversi suoi grandi successi del passato per i quali l'artista ha raggiunto la fama internazionale, tra cui Il Volo, Diavolo in me e Dune mosse, accompagnato sul palco da una super band internazionale composta da Polo Jones (Musical director, bass), Kat Dyson (guitars, bvs), Peter Vettese (hammond, piano and synth), Mario Schilirò (guitars), Adriano Molinari (drums), Nicola Peruch (keyboards), Monica Mz Carter (drums, percussions), James Thompson (horns, bvs), Lazaro Amauri Oviedo Dilout (horns), Carlos Minoso (horns) e Oma Jali (backing vocals).

                                                 
Ed è proprio Oma Jali, la vocalist camerunense, ad aprire il concerto con Oh, Doctor Jesus, una preghiera tratta dall’opera popolare Porgy and Bess di George Gershwin, un grido rivolto al cielo che si dispiega lentamente e fa venire i brividi. Oma ha una voce potentissima, dalla straordinaria estensione vocale e di grande intensità melodica.
Zucchero entra e intona subito Spirito nel buio che finisce con un uptempo incalzante di un degno spirtuals afro-americano e a seguire Soul Mama, La canzone che se ne va e Quale senso abbiamo noi, singolo inciso nell’agosto 2012 all’Havana, durante la realizzazione dell’album La Sesion Cubana.
I suoi spettacoli sono sempre diversi e sempre una festa e il divertimento inizia con Partigiano Reggiano e l’ironica e iconica Vedo Nero, scritta insieme al cantautore pugliese Mimmo Cavallo, emblematica la citazione “dove c'è pelo, c'è amor” (duve gh'è pei gh'è amù), un chiaro omaggio a Jamin-A di Faber.
E poi la ballad delicata Ci si arrende, dove ha collaborato Mark Knopfler ed esiste anche una versione inglese, Streets of Surrender (S.O.S.) con Bono Vox. Ma ecco una bellissima sorpresa in serbo, Irene Fornaciari sul palco che duetta con il padre in un’intima ballad, Cose che già sai, il pubblico è in religioso silenzio, non si è sentito uno spillo cadere durante questa meravigliosa interpretazione, così emozionante e piena di potere. Ma ecco un’altra sorpresa la stupenda Iruben me, titolo cui lo stesso Zucchero forse non ha voluto rivelarne il significato, forse ‘ritorna da me’ o ‘torna ad amarmi’, canzone che trasmette tutta l'essenza e l'energia della melodia dell’artista reggiano.
Dopo Facile, Zucchero invita il pubblico ad alzarsi e a ballare sul posto Baila (Sexy Thing) e L’Urlo, così inizia il pieno divertimento per un pubblico afflitto dalla calura estiva.

                                               
Concede un angolo di intimità, una connessione tra artista e pubblico, si siede con la chitarra classica e convertendo la scaletta, infatti, Zucchero dice, rivolgendosi ai suoi musicisti: “tanto loro conoscono tutto il mio remerdorio” e arriva Dune Mosse, con la prepotenza della sezione fiati e Un soffio caldo, scritta con il suo amico Guccini.  Tempo fino a una lenta interpretazione piena di sentimento di Miserere, che duetta in video con il suo grande amico di sempre, Luciano Pavarotti.
Presenta la band e li lascia da soli sul palco per un piccolo siparietto tutto loro sulle note di Stayin’ Alive, Nutbush City Limits con Irene Fornaciari in onore della regina Tina Turner e la strumentale Honky Tonk Train Blues.
Zucchero è ampiamente considerato come uno dei migliori interpreti Blues & Roots del nostro tempo, che ha saputo ben fondere le sue due culture, quella del suo animo black come il soul con le melodie italiane dal sapore mediterraneo. Dopo Il Volo e la struggente Diamante, solo alla fine il pubblico ha iniziato a partecipare, si è scaldato un po' più di prima con X colpa di chi? e Diavolo in me.
La fortunata serata di ieri si è conclusa dopo poco più di due ore concedendo tre bis Chocabeck, poi con un’altra sorpresa per il pubblico casertano con la canzone Solo una sana e consapevole libidine salva il giovane dallo stress e dall'Azione Cattolica e, infine, la bellissima ballad di tutt'altra leggenda della musica rock, Hey Man.
È stato un colorato fuoco d'artificio di inni per tutti i fan accorsi a Caserta, è stato decisamente oltre lo spettacolare e le parole non possono descrivere il momento incredibilmente memorabile.

                                              

Le date italiane del “World Wild Tour” sono prodotte e organizzate da Friends & Partners.
Radio Italia è la radio ufficiale delle date italiane del “World Wild Tour”.

Prossime date del tour italiano:
25 Luglio: Caserta, Cortile della Reggia
27 Luglio: Agrigento, Valle dei Templi
28-29-30 Luglio: Siracusa, Teatro Greco