Mediterranea rinasce: il canto eterno di Giuni Russo

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Mediterranea rinasce: il canto eterno di Giuni Russo

A quarant’anni dalla sua prima uscita, Mediterranea, (fuori a mezzanotte)  capolavoro etereo e identitario di Giuni Russo, torna a vibrare nelle cuffie e nei cuori, in una nuova veste sonora che mescola nostalgia e futuro.
A firmarla è Dumar, alias di Mattia Del Moro, producer e DJ friulano dalla visione lucida e audace, capace di far dialogare passato e presente come fossero due facce dello stesso disco.
Questa operazione unica nasce dall’incontro tra Vanity Fair Italia e Warner Music Italy, due realtà molto diverse che hanno deciso di unirsi per un atto d’amore musicale senza precedenti. E il risultato? Un regalo per tutte le generazioni: una summer hit fuori dal tempo, potente e poetica, da ascoltare sotto il sole o sotto le stelle.
Pubblicata originariamente nel 1984, Mediterranea era (ed è) un’ode all’identità del Sud, alla forza femminile, alla bellezza stratificata della cultura mediterranea. Scritta da Giuni Russo insieme a Maria Antonietta Sisini, la canzone è stata a lungo una perla nascosta, troppo avanti per il suo tempo, non abbastanza “radiofonica” per i discografici dell’epoca.
«Questa nuova versione mi piace tanto. La voce suona modernissima e l’atmosfera è quella del pezzo originale, che mi incantava come una sirena. È come se Giù si prendesse una rivincita. Allora il brano non era stato capito. Giuni ne soffrì molto, perché Mediterranea era lei, infatti ripeteva sempre: “Mediterranea sono io”», racconta Sisini.
E oggi, finalmente, Mediterranea può trovare lo spazio che merita, danzando tra beat contemporanei e onde sintetiche senza perdere nemmeno un briciolo della sua anima. A dare nuova linfa al brano è Dumar, che ha immaginato un incontro impossibile eppure perfettamente credibile: Giuni Russo che canta sopra una produzione alla Giorgio Moroder. Una visione audace, eppure rispettosa, in cui l’elettronica abbraccia la voce sublime e senza tempo di Giuni.
«Tra tutti i miei progetti questo è tra i più spericolati che ho fatto. Mi ha travolto l’entusiasmo di Maria Antonietta Sisini: ci unisce una visione delle canzoni non museale. L’eredità di certi artisti va portata avanti», spiega Dumar.
E di eredità si parla davvero: quella vocale, spirituale, culturale di un’artista che ha attraversato la musica italiana lasciando un segno profondo e indelebile.
Il remix di Mediterranea nasce anche da un’idea editoriale: quella di trasformare una hit estiva in un’operazione culturale, in un ponte tra generazioni.
«Uno dei nostri desideri, per un numero estivo di Vanity Fair, era lanciare una summer hit, un tormentone che facesse ballare e sognare. Con Warner Music Italy abbiamo considerato svariati brani, molti artisti e diversi remix, per poi arrivare a Mediterranea: una nuova, stupenda versione del capolavoro di Giuni, a cui sono molto legato. Mi auguro vi accompagni dentro l'estate e verso il Mediterraneo, ovunque siate», racconta Simone Marchetti, direttore di Vanity Fair Italia.
Per celebrare l’uscita del brano, Vanity Fair dedica a Giuni Russo una cover digitale esclusiva, con un ritratto inedito dell’artista, lo stesso che veste anche la copertina del singolo. Il remix è ora disponibile su tutte le piattaforme digitali: Spotify, Apple Music, Amazon, YouTube. Un invito a riscoprire, danzare, ricordare. E, soprattutto, a lasciarsi incantare ancora una volta da quella voce unica, leggera e potente come il vento d’Africa. Nel mare magico delle canzoni eterne, Mediterranea naviga di nuovo. Più viva, più libera, più Giuni che mai.
Le interviste complete sono disponibili su vanityfair.it.