Giulia Mazzoni, un viaggio dalla "Room 2401" per realizzare i nostri desideri.

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Arthur Schopenhauer disse che “La vita e i sogni sono fogli di un stesso libro. Leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare”.

La vita e i sogni posso anche essere tasti di un pianoforte, quelli che Giulia Mazzoni accarezza dolcemente facendoci entrare in un sogno, come se i martelletti del suo pianoforte percuotessero anche l'anima di chi l'ascolta.

La sua musica è un viaggio che parte dalla sua "Room 2401", ma che può essere la stanza di ognuno di noi perchè tutti abbiamo una stanza da cui partire per realizzare i nostri “Wishes”, i nostri desideri.

“Esprimiamone tantissimi in questo periodo – ha dichiarato Giulia – vedrete che andrà tutto bene”.

Un viaggio inteso anche come speranza, un lungo viaggio alla ricerca di un futuro migliore, un viaggio alla ricerca della felicità partendo dalla propria stanza ed è quello che ci racconta in "Ellis Island"

In questo brano Giulia riesce magistralmente a farci percipere, la speranza ma a tratti anche l'incertezza nel futuro. Immagino questa persona che, con la sua valigia, malinconico, lascia la propria casa e si imbarca per affrontare un lungo viaggio, un viaggio di speranza in un futuro migliore. E Giulia in questo suo pezzo riesce a farci percepire tutti gli stati d'animo che accompagnano questo persona nel suo lungo viaggio: speranza, malinconia, incertezza, forza e meraviglia dell'arrivo.

La sua musica può diventare la colonna sonora che ci accompagna alla ricerca dei nostri desideri e della nostra felicità, quella “Piccola luce” che ci fa strada durante il nostro viaggio di speranza o ne diventa la meta. “Tutti noi possiamo incontrare delle difficoltà nella vita - dichiara Giulia -  ma possiamo trovarne dentro di noi la soluzione, ma anche con l'aiuto degli altri, perchè affidarsi agli altri non è un peccato anzi deve esserci collaborazione tra le persone. Tutti noi possiamo uscire da questi momenti di buio e trovare la luce”.

                             

Un viaggio inteso anche come viaggio nel tempo e nei sentimenti, come quando da bambina giocava con dei bottoni e “seduta in una cesta di vimini – dichiara Giulia – giocavo per ore con dei bottoni colorati che rappresentano il simbolo della mia infanzia, poi da adulta ho trovato altri bottoni, quelli del pianoforte, che sembrano essere solo bianchi e neri ma, dentro questi tasti, ci sono infiniti colori e infinite sfumature e ci possono essere anche infinite gradazioni di sentimenti. Giocando con i bottoni è un pezzo che vorrei dedicare a tutte le nonne e a tutti i nonni che, in questo momento, sono le persone più fragili e che tutti noi dobbiamo proteggere”.

Un'esibizione molto intesa l'ha donata il 13 marzo in diretta social quando, suonando questo pezzo, aveva vicino a se proprio quella scatola piena di bottoni che ha suonato insieme al pianoforte. Due movimenti della mano dentro la scatola per poi salire di ottave, e poi ritornare di nuovo con la mano nella scatola di bottoni, tanto a significare che anche se sono gli anni a salire, non dobbiamo mai dimenticare di essere felici e perchè no, quando magari ce ne dimentichiamo, riprendiamo i nostri giochi di bambini o solo il loro ricordo, perchè possono aiutarci ad essere di nuovo felici.

La forza della musica di Giulia Mazzoni risiede nel riuscire a trasmettere emozione. Ascoltando le sue composizioni tutti riusciamo a vivere delle emozioni che, sicuramente, non saranno le stesse, perchè ognuno di noi magari sta attraversando un suo momento e, quindi, riuscirà a percepire quelle che al momento risuonano nella sua anima. La musica provoca emozioni e, quella di Giulia, vibra fino in fondo alla nostra anima.