Napoli, odore di terra bagnata e memoria: al Teatro Elicantropo debutta Ginestre
- di Nicola GarofanoNapoli torna a parlare con la voce del teatro che graffia, che non consola ma sveglia, che sa di paese, fango e ricordi rimasti incastrati nelle vene. Dal 27 al 30 novembre 2025, al Teatro Elicantropo, va in scena Ginestre, testo di Elvira Buonocore e regia di Gennaro Maresca, produzione BEAT teatro .
Due attrici, Stefania Remino e Alessia Santalucia, si muovono in scena come presenze sospese, figure che sembrano uscite da un archivio emotivo dell'Italia minore, quella che nessuno fotografa ma tutti portiamo addosso. Ginestre non è una semplice storia: è una fenditura. Un taglio lirico nella quotidianità. Un teatro che parla di noi, ma in silenzio, sussurrando.
Il lavoro prende ispirazione dall'alluvione di Sarno del 1998, un trauma collettivo rimasto incollato a una terra troppo spesso abituata a fare i conti con tragedie annunciate. Ma qui la catastrofe non viene usata come cronaca: diventa simbolo, ferita, lingua. Al centro della pièce ci sono Consiglia e Felicia (detta Licia), due sorelle che vivono e resistono nel retrobottega di un negozio di detersivi chiamato Le Ginestre . Due donne di età indefinibile, forse giovani, forse antiche, forse entrambe le cose nello stesso minuto.
Nel loro universo claustrofobico, metà casa, metà gabbia, fluttuano detersivi, giochi d'infanzia, liturgie quotidiane. Il confine tra ieri e oggi si sfibra. Tra adolescenza e vecchiaia si apre un tempo liquido, incompleto, fragile.
È provincia. È paese. È tutto ciò che resta quando il mondo fuori cambia e tu non hai più la chiave per raggiungerlo.
«Ginestre – commenta Maresca - è il tentativo poetico di fare memoria, di considerare la persona quale testimone di tempo e di spazio. Spazio rubato, dismesso, violentato. Spazio reale, del corpo; spazio emotivo, dello spirito. Ognuno in continua espansione. Grotteschi e struggenti segni di passaggio».
La scenografia è di Sara Palmieri, costumi di Siria Bossone, disegno luci di Francesco O. De Santis e le musiche originali di Vincenzo Romano.
Lo spettacolo andrà in scena al Teatro Elicantropo di Napoli (Vico Gerolomini, 3) dal 27 al 29 novembre alle ore 20.30, mentre la replica della domenica 30 novembre alle ore 18.00.