Music & Theater

Meraviglia entusiasma stravolge Emma Dante con Eracle al Pompeii Theatrum Mundi - Recensione

Eracle di Euripide nella traduzione di Giorgio Ieranò con la regia di Emma Dante, su produzione dell’INDA /Istituto Nazionale del Dramma Antico – Fondazione Onlus, che dopo l’applaudito debutto a Siracusa dello scorso maggio al 54esimo Festival del Teatro Antico, approda al Teatro Grande di Pompei, stasera 21 luglio ultima replica, nell’ambito della rassegna estiva del Teatro Stabile di Napoli-Teatro Nazionale, realizzata in collaborazione con il Parco Archeologico di Pompei, Pompeii Theatrum Mundi 2018

La regia di Emma Dante meraviglia, entusiasma, stupisce, anche se a volte disgusta anche i fini cultori della drammaturgia greca antica, perché stravolge, taglia, cuce, modernizza. Nella versione sorprendentemente efficace Emma Dante mescola con la sua grande maestria l’opera creando scene uniche ed emozionanti che raccontano più che il testo stesso sostenga, perché diciamo la verità, è difficile rappresentare la realtà della tragedia e della malattia mentale di Eracle seguendo i canoni del teatro greco classico.
Eracle è l’eroe dalla forza sovraumana, dalle gesta audaci di coraggio, quello delle dodici fatiche, uno dei personaggi più amati del mito greco, ma in questo Eracle di Euripide conosciamo la parte meno nota della sua storia, il ritorno a casa dalla battaglia, inaspettato per tutti perché ritenuto morto. Rientro che coincide quando Lico vuole usurpare il trono di Tebe e minaccia di togliere la vita a Megara, moglie di Eracle, e ai suoi figli, e al vecchio padre Anfitrione ma Eracle lo impedisce e uccide Lico. Interviene Era, sua nemica giurata e invia la sua messaggera Iris e Lissa, la personificazione della Rabbia, con uno scopo: fare impazzire Eracle, ma la pazzia di Eracle non appartiene esattamente alla sua natura è dovuta dall'illusione inviata da Era, ma purtroppo il suo arco scocca le frecce che uccidono i suoi figli.

Foto Franca Centaro

Quando Eracle torna in sé, prende in considerazione il suicidio, ma il suo amico Teseo arriva e offre a Eracle un'altra soluzione e partono per la città di Atene. 
La scenografia è bianca, mura bianche con sopra tanti quadretti a mo’ di loculi con foto d’improbabili star del cinema o antenati fine ottocento, a terra lumini rossi accesi, sembra di stare nella Casa del Bianco e del Nero nella Sala delle Facce,  l'immensa stanza contenente migliaia di volti nel Trono di Spade. Bianche sono le quattro tombe a cassone, mentre le croci cristiane fatte di legno hanno la barra centrale che gira come un’elica e che si ferma nel momento in cui i corpi dei tre figli e della moglie di Eracle sono adagiati in queste tombe accompagnata da una canzone dalla melodia struggente: «Inizia la danza di un canto di morte si tinga col sangue…. la vita di un uomo distrutta da un dio… folle la danza… i figli son morti per mano del padre fuoco negli occhi e a stento il respiro… immenso il dolore…»

Foto Franca Centaro

Lunghi applausi al termine della pièce sia per la regia di Emma Dante sia per la grande interpretazione di tutte le attrici in scena, pochi attori nel coro dei vecchi saggi. Nel parterre diversi attori presenti, tra cui Cristina Donadio, Mario Porfito e Patrizio Rispo.


POMPEII THEATRUM MUNDI
Teatro Grande di Pompei
19, 20, 21 luglio 2018 | ore 21.00
Eracle
di Euripide
direttore artistico Roberto Andò
traduzione Giorgio Ieranò
regia Emma Dante
scene Carmine Maringola
costumi Vanessa Sannino
musiche di scena Serena Ganci
coreografie Manuela Lo Sicco
disegno luci Cristian Zucaro

personaggi e interpreti
Anfitrione Serena Barone
Megara Naike Anna Silipo
Lico Patricia Zanco
Eracle Mariagiulia Colace
Iris Francesca Laviosa
Lyssa Arianna Pozzoli
Messaggero Katia Mirabella
Teseo Carlotta Viscovo
Figli di Eracle Sena Lippi, Arianna Pozzoli, Isabella Sciortino
Corifeo Samuel Salamone
 
danzatrici
Sabrina Vicari, Mariella Celia, Silvia Giuffré
musiciste Serena Ganci, Marta Cannuscio
(Accademia d’Arte del Dramma Antico - Scuola di Teatro Giusto Monaco)
 
coro
Alessandro Accardi, Mauro Cappello, William Caruso
Antonio Cicero Santalena, Alessandro Di Feliciantonio, Giacomo Lisoni
Andrea Maiorca, Roberto Mulia, Salvatore Pappalardo
Stefano Pavone, Riccardo Rizzo