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Storie di donne: Giorgia

Sorrido.

E cerco di trovare soluzioni a questa vita.

Come si dice?

"Se si chiama problema, implica che ci sia una soluzione".

E le soluzioni me le sono anche inventate continuando a sorridere.

Era l'unico modo che conoscevo per andare avanti.

 

Ora sto cominciando a pensare che la vita mi odi.

 

E allora passo ore a ripetermi

"Problema, soluzione, problema, soluzione, problema, soluzione.. ce la puoi fare anche stavolta.. problema, soluzione, problema, soluzione..."

E mi passo una mano tra i capelli quasi a voler scuotere il cervello.

 

Ma nulla, stavolta non la trovo.

Sembra che non basti più sorridere.

 

Continui imperterrita a aggredirmi e a mettermi alla prova.

E io oggi, dopo anni, sono stanca.

Mi chiedo quando la smetterai di prendermi a pugni in faccia e a calci nello stomaco.

 

Cazzo vuoi da me?

Vuoi che piango?

Vuoi sentirmi urlare?

Vuoi che mi arrendo?

Brava!

Complimenti, hai vinto!

 

E ora?

Ora che si fa?

Mi passi addosso mentre sono a terra?

Vuoi vedere fino a quando riuscirò ancora a rialzarmi?

Beh, te lo dico in anticipo, prima che tu continui.

No tranquilla, non mi rialzo più. 

Accomodati, dammi pure il colpo di grazia.

Tanto sono stanca e ho solo voglia di rimanere a terra.

Intera o a pezzi, non importa.

 

Continua tu da sola, vita.

A questo giro, io, non ho una soluzione.

Mollo. 

 

Sono solo una donna.

 

 

Storie di donne, Rosanna Pannone.

 

 

Se volete essere uno dei protagonisti dei mie racconti, scrivetemi: dottorecaffe@gmail.com

mettendo in oggetto "Storie di donne".

 

Mantenendo l'anonimato o, se vorrete taggandovi, racconterò la vostra storia, il vostro vissuto, la vostra vita.