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Storie di donne: Angela.

Sapeva come accarezzarmi.

Sapeva come parlarmi.

Sapeva come guardarmi. 

E a me piaceva tutto.

Compresa la gelosia.

Comprese le scenate

Comprese tutte le volte in cui mi proibiva di uscire da sola con le mie amiche.

Forse perché mai nessuno mi aveva fatto sentire così importante.

 

"Tu sei solo mia"

E io mi scioglievo ogni volta che me lo diceva.

 

Mi diceva che mi avrebbe protetto da tutti.

Ma non mi ha mai detto che l'unica persona da cui avrei dovuto proteggermi sarebbe stato proprio lui.

 

Non chiamatemi scema.

Ho vissuto con lui per dieci anni.

Ho conosciuto l'amore.

Ho imparato cos'è l'amore.

E ho capito che non è possessione.

Lui no.

 

Gli schiaffi che mi sono presa nel traffico dei semafori. 

Gli insulti che ho subito nei parcheggi dei centri commerciali. 

Le scenate che ho avuto quando tornavo tardi da lavoro.

E poi i fiori, i gioielli, le lacrime, le scuse, le promesse. 

E io lo perdonavo.

 

La mia routine.

La nostra normalità. 

 

Ma non è normale che sia normale.

 

Gli insulti continuavano a aumentare.

E dagli schiaffi siamo passati ai calci.

 

Le corse in ospedale.

 

Il gesso al braccio.

Una caduta dalle scale.

 

Un ematoma sul viso.

L'anta di un armadio.

 

Una costola fratturata.

Un tacco spezzato.

 

Sono aumentati i maglioni a collo alto e gli occhiali da sole diventavano sempre più grandi.

 

Fin quando non sono rimasta incinta e mi ha mandato in ospedale con 6 coltellate tra torace e pancia.

 

non ho potuto dire che era colpa della mia distrazione...

 

L'ho amato, per davvero.

E probabilmente lo amo ancora.

Nonostante tutto.

Non so cosa proverebbe il mio cuore se lo incontrassi per strada.

Non chiamatemi scema per questo.

 

Sono Angela, ho 45 anni.

Ho passato parte della mia vita a chiedermi se sarei morta quando cominciava a picchiarmi.

E parte a sperare di morire mentre lo faceva.

 

Non è normale che sia normale.

 

 

 

 

Storie di donne, Rosanna Pannone

 

 

 

Se volete essere uno dei protagonisti dei mie racconti, scrivetemi: dottorecaffe@gmail.com

mettendo in oggetto "Storie di donne".

 

Mantenendo l'anonimato o, se vorrete taggandovi, racconterò la vostra storia, il vostro vissuto, la vostra vita.