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«Mi sento di essere un amico di famiglia degli italiani». Video intervista a Pippo Baudo ospite di Napoli Città Libro

Giovedì 4 aprile, al Salone del libro e dell’editoria, Napoli Città Libro, Pippo Baudo ha presentato il suo libro, Ecco a Voi. Una storia italiana (Ed. Solferino) scritto a quattro mani con Paolo Conti
Attraverso i ricordi di una vita che ha incrociato tutte le maggiori personalità della politica, dello spettacolo, del cinema, della musica, Pippo Baudo racconta non solo se stesso ma anche un’Italia in profondo mutamento. Una vera rivoluzione del costume nazionale di cui lui è stato, oltre che testimone privilegiato, anche autore e regista.
Autore dei suoi programmi, il narratore discreto dell’Italia e degli artisti che ha intervistato, in questo libro, dice Baudo, che non ha voluto tenere nascosto niente. Certo sessant’anni di carriera non sono riassumibili in poche pagine, e, diciamoci la verità, avrà indubbiamente omesso storielle, intrighi e macchinazioni e ci sono anche diversi errori su nomi, luoghi e su qualche aneddoto.
«Non ho mantenuto dei segreti, racconta Pippo Baudo durante la presentazione a Napoli - onestamente la mia vita, anche quella privata è talmente pubblica che è stata trattata da tutti i giornali di gossip certe volte in maniera discreta a volte indiscreta. Perciò io mi sento di appartenere alla gente, essere figlio della gente. Ciò che più mi meraviglia è che, alla mia età, potrei avere un pubblico soltanto anziano cioè di colleghi anagraficamente. Mi accorgo, invece, che molti giovani mi sentono vicino, il che significa che io non mi sono cristallizzato nella mia età, ma mi sono steso attraverso tutte le età e il fatto che dei ragazzi, dei bambini che, attraverso Techete' e altre rubriche di recupero di vecchi programmi, vedendomi mi sentono ancora un loro fratello, un amico di famiglia, io mi sento di essere un amico di famiglia degli italiani».