"Mentre le ombre si allungano" lo spettacolo simbolo dei La Crus.

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Ecco i primi appuntamenti

2/3/4 Luglio Milano - Teatro Elfo Puccini

6 Luglio Gardone R. (BS) - Parco del Vittoriale - Laghetto delle Danze 

04 Agosto Finale Ligure (SV) - Fortezza di Castelfranco - Digital Fiction festival 

7 Settembre Ancona - Mole Vanvitelliana - La Mia Generazione Festival 

1 Novembre Parma - Casa della Musica 13° edizione festival “Il rumore del lutto”. Parma 2020 capitale della cultura

 

A venti anni dalla prima rappresentazione torna in scena “Mentre le ombre si allungano - appunti scenici per voci, suoni e immagini”, spettacolo simbolo dell’approccio artistico/avanguardista dei La Crus e capostipite delle performance multidisciplinari di quella stagione rivoluzionaria che fu il rock italiano degli anni ‘90. 

Non una reunion, ma la riproposizione di uno spettacolo seminale che ha fatto scuola, aperto scenari nuovi e che ha aveva spostato il percorso dei La Crus verso una forma scenica sempre più vicina a quella propriamente teatrale e multimediale.

Proprio di "appunti scenici" si tratta: rapide tracce di un modo diverso di intendere la scena da parte di un gruppo musicale in costante ricerca, in cui le canzoni rappresentano l’innesco all’esplosione di un mondo fatto di parole, immagini e suoni.

Il gruppo si ripresenta in un'inedita versione a due, Mauro Ermanno Giovanardi e Cesare Malfatti - voce e suoni - in una sorta di immobilità scenica che favorisce il fluire dei ricordi e delle immagini.

Riaffiorano innanzitutto le canzoni che hanno segnato la storia del gruppo: da Come ogni volta a Notti bianche, da Dentro me a Nera Signora, da Natale a Milano a L'uomo che non hai - in nuove versioni, ancora più sperimentali e oblique, tra sferzate d'energia e caldo intimismo.

Da un gracchiante walkman si diffondono frammenti di voci; versi di Pasolini, Pagliarani, Bufalino, Salinas, Tenco che canta l'amata Angela. 

Sullo schermo, come una grande finestra, scorrono le immagini oniriche, campionate dai primi esperimenti di cinema di Man Ray, ed elaborate da Francesco Frongia; piccoli film che accompagnano ogni canzone in un emozionato ed emozionante "inventario" di sogni, visioni, delusioni e passioni. Un'ora di poesia, semplicemente.

I La Crus saranno quindi di nuovo insieme unicamente per questo progetto che esce dall'alveo dello spettacolo per entrare in un universo culturale più ampio e stratificato.

Un'occasione irripetibile per rivedere sullo stesso palco le due anime fondanti della band milanese e l'occasione per ammirare un progetto visionario e anticipatore, unico nel suo genere.

voce e nastri Mauro Ermanno Giovanardi 

giradischi e chitarra Cesare Malfatti 

filmati e regia Francesco Frongia

Produzione e distribuzione:

G-RO srls

Romeo Grosso 347.2602558

romeogrosso@gmail.com

Ufficio Stampa e Promozione Big Time: pressoff@bigtimeweb.it 

 

La Crus - Biografia

Il gruppo - nato a Milano nel 1993 - partecipa nel 1994 al Premio Tenco, al Premio Ciampi ed al tributo a Ivano Fossati, contenuto nel disco “I disertori”. 
Nel 1995 incide per la WEA il primo disco intitolato “La Crus”, che ottiene un successo di pubblico e di critica al di sopra di ogni aspettativa: l'album si aggiudica il Premio Ciampi, il premio della critica di Max Generation, il referendum di Musica & Dischi (miglior debutto Pop & Rock) e la targa Tenco '95, premio promosso dal Club Tenco ed assegnato al disco quale migliore opera prima. Subito dopo l'uscita dell'album parte il primo tour che porta il gruppo a suonare in tutta Italia; da ricordare le partecipazioni ad Arezzo Wave, al Circo di Paolo Rossi ed al concerto del Primo Maggio in Piazza San Giovanni a Roma. 
Nel gennaio 1996 esce il mini-album “Remix”, una rilettura di sei loro brani affidata ad alcuni fra i più prestigiosi artisti della nuova musica italiana (Almamegretta, Casino Royale, Roberto Vernetti, Madaski). Sempre nel '96 il gruppo partecipa al tributo a Franco Battiato, Battiato non Battiato, e riparte per un lungo tour che sfocia nuovamente nella partecipazione al concerto del Primo Maggio a Roma e al festival di Recanati.
Nel gennaio del '97 viene pubblicato il nuovo lavoro del gruppo, “Dentro Me”, accolto in modo entusiastico da pubblico e critica. Le esibizioni dal vivo che ne seguono culminano nella prestigiosa partecipazione al festival teatrale MilanoOltre (organizzato dalla Compagnia Teatridithalia al Teatro di Porta Romana), prima tappa di un tour che li ha visti esibirsi in numerosi teatri italiani. 

Nel gennaio 1999 i La Crus pubblicano un nuovo disco per la Wea, “Dietro la curva del cuore”. Questo album nasce dall’idea “rischiosa” di affrontare la canzone d’amore attraverso la poetica dei La Crus e di farlo avvalendosi della collaborazione di una orchestra, che difatti partecipa a ben otto brani dei dodici presenti, uno dei quali vede anche la presenza vocale di Carmen Consoli. Il gruppo sceglie di farsi accompagnare anche in alcune tappe speciali del lungo tour che segue la pubblicazione del disco da una formazione orchestrale di varie dimensioni, per la cui direzione si avvale spesso della collaborazione del Maestro Daniele Di Gregorio. I La Crus ricevono con questo album il Premio della Critica (composta dai giornalisti di "Musica!") del PIM - Premio Italiano della Musica 2000, uno dei riconoscimenti più prestigiosi in campo musicale ideato da "Musica!" di "Repubblica" e da "Radio Deejay". 
Sempre nell'ambito del festival "Brescia Music Art" il gruppo, con la collaborazione e l'interpretazione di Ferdinando Bruni (attore e regista della compagnia Teatridithalia, erede dell'esperienza del Teatro dell'Elfo), dà vita a “Tutti i giorni sono notti”, studio scenico sul tema amoroso che alterna le canzoni dei La Crus con la lettura dei sonetti di Shakespeare. Da questo germe si sviluppa l’idea di “Mentre le ombre si allungano” appunti scenici per voci, suoni e immagini, che debutta al Teatro Sanzio di Urbino e con il quale il gruppo ha svolto una tournée in Italia culminata con lo spettacolo al Teatro Quirino di Roma nell'ambito della prestigiosa rassegna "Maggio cercando i teatri" organizzata dall'Ente Teatrale Italiano. I La Crus si presentano in un'inedita versione a due, Mauro Ermanno Giovanardi (voce e armonica) e Cesare Malfatti (giradischi e chitarra), con il supporto dei video elaborati da Francesco Frongia. 
Durante il mese di luglio è ancora il teatro a vedere impegnati i La Crus che curano l’ambientazione musicale della “Maratona di Milano” partecipando all'evento - ventiquattro ore e ventiquattro luoghi di una giornata qualsiasi della Milano d'oggi – con l’esecuzione dal vivo di propri brani alternati ad estratti di poesie o di scritti di autori milanesi ispirati alla notte della città.

In autunno il gruppo cambia management e si affida ad Adele Di Palma per Cose di Musica. 
Il nuovo cd dal titolo “Crocevia” è stato pubblicato il 26 gennaio 2001. 

In questo nuovo album i La Crus si raccontano attraverso musiche e parole d’altri musicisti, brani senza tempo, tra cui spiccano autori come Paolo Conte, Ivano Fossati, Bruno Martino, Ennio Morricone, Giorgio Gaber, Lucio Battisti e Luigi Tenco. Il disco si avvale di alcune preziose partecipazioni come Patty Pravo e Manuel Agnelli nel brano di Fossati “Pensiero stupendo” ed ancora Samuele Bersani con “Illogica Allegria” di Giorgio Gaber. Inoltre partecipano: Cristina Donà, Fabio Barovero, Roberto Vernetti, Romina Salvadori e Daniele Di Gregorio. 

Escono i video-clip di Via con Me e di Pensiero Stupendo, quest’ultimo con la partecipazione di Patty Pravo e Manuel Agnelli. Il tour che segue l’uscita del disco è costellato di appuntamenti particolarmente significativi, come il concerto a
Villa Arconati insieme a Nada, che qualche settimana dopo, nella data di Torino, è di nuovo ospite dei La Crus insieme ad Alan Sorrenti, Cristina Donà e Manuel Agnelli. Il gruppo si esibisce anche a Delta Poesia con ospite Gino Paoli e a
Castelfidardo con l’accompagnamento dell’organetto di Riccardo Tesi, è per l’ennesima volta presente al concerto del Primo Maggio e partecipa alla trasmissione “Quelli che il calcio” eseguendo dal vivo un’intensissima versione di “Giugno 73” in occasione della nascita della Fondazione De André. 

Crocevia è anche un romanzo pubblicato dalla collana Oscar Mondadori. Ancora una volta i La Crus si mettono in gioco e ambientano a Milano un lavoro narrativo straordinariamente fedele all’intensità poetica espressa nei lavori musicali. Al libro è allegato anche un CD Rom che comprende una serie di stralci dal libro stesso letti da Ferdinando Bruni e Ida Marinelli, musicati dai La Crus ed illustrati da immagini filmiche realizzate da Dimitris Statiris.
Dopo aver curato la colonna sonora della Maratona di Milano anche per l’edizione 2001, in settembre i La Crus sono ospiti del Festival della Letteratura di Mantova con lo spettacolo “Mentre le Ombre Si Allungano” e a novembre sono in cartellone per una settimana al Teatro Portaromana con uno spettacolo ancora più marcatamente teatrale, prodotto da Teatridithalia e intitolato “La Costruzione di un Amore”, con la partecipazione di Ferdinando Bruni e la regia e i video di Francesco Frongia. 

Crocevia porta al gruppo una sempre maggiore visibilità e con esso i La Crus vengono premiati con la Targa Tenco come migliori interpreti del 2001 e raccolgono consensi anche in campo pubblicitario: Armani ha voluto le parti orchestrali di “Inventario” come commento sonoro alla campagna per il F.A.I., da lui sostenuta, mentre la versione di “Pensiero Stupendo” è stata scelta dalla Parmalat per uno spot di uno dei suoi prodotti. 
L’11 aprile 2003 esce, preceduto dal singolo “L’urlo”, l’album OGNI COSA CHE VEDO. 13 nuove canzoni, e la contemplazione di ciò che rimane impigliato nelle reti del desiderio osservando il mondo. Un incontro più ampio e ravvicinato con la realtà è la nuova sfida, la strada intrapresa attraverso un percorso di scrittura musicale e letteraria che si avventura in territori inusuali ai La Crus, sia attraverso le tematiche (L'urlo, Avremmo mai potuto?, Come una nube, Se) che attraverso gli incontri con lo scrittore Marco Lodoli (in “La giacca nuova”), la poetessa, autrice ed attrice teatrale
Mariangela Gualtieri (in “La nevrosi”) e Davide Rossi, già membro dei Mau Mau, discepolo di Robert Fripp, ed ora violinista dei Goldfrapp. Una costante rimane invece Cristina Donà, presente ormai da qualche disco, e in questo caso interprete di un prezioso duetto con Joe in “Ad occhi chiusi".
Dopo dieci anni passati alternando lunghissimi periodi tra studio e tours, per la prima volta i La Crus si prendono un anno di pausa e di riflessione. Per fare nuovamente il punto. Per poi ripartire.
Nell'autunno del 2004 iniziano i lavori per il nuovo disco. Con una prima grossa novità: i musicisti che accompagnano la band da anni, ma mai coinvolti nella composizione dei brani in studio, questa volta sono partecipi in primo piano a tutto il lavoro, aggiungendo nuove idee, nuova linfa e soprattutto un suono più caldo. L’elettronica diventa minimale dando più spazio e risonanza al riverbero delle chitarre elettriche, ed il vecchio piano elettrico Fender Rhodes, prende la scena e invade le canzoni col suo timbro avvolgente. La lavorazione anche stavolta è laboriosa ma estremamente intrigante e gli sforzi fatti vengono ripagati nell'estate del 2005, quando i nuovi brani sono terminati e un nuovo progetto viene messo in cantiere, in collaborazione col Milano Film Festival, rassegna internazionale di cortometraggi giunta alla decima edizione. L'idea è quella di scegliere tra l'archivio del festival dieci corti che possano legarsi con le atmosfere delle canzoni, e grazie al consenso e alla sensibilità dei registi coinvolti (che hanno accettato di tagliare e togliere l'audio originale dei loro film) vengono rimontati sui dieci nuovi brani del disco, che così, oltre al cd audio, contiene anche questo Dvd unico nel suo genere. INFINITE POSSIBILITA' è il titolo del nuovo album, che si completa e si arricchisce con un ulteriore possibilità di lettura. Un racconto, appunto – INFINITE Possibilità (ovvero Del Tempo Reversibile) – che si dipana nelle pagine del booklet, creato dallo scrittore Leonardo Colombati partendo dalle immagini e dalle suggestioni dei nuovi brani. Anche questo un viaggio, nel vero senso della parola: con la macchina del tempo lo scrittore naviga tra i versi delle canzoni in un’atmosfera sospesa tra fantastico, grottesco ed erudito.

Un disco quindi da sentire, da vedere e da leggere è il risultato di questi sforzi e di questa nuova avventura.
Il 1 febbraio 2008 esce “Io non credevo che questa sera”, il nuovo lavoro dei La Crus: 16 tracce, 12 delle quali sono versioni live registrate al Teatro Novelli di Rimini il 14 luglio 2005 con l'Orchestra da Camera delle Marche diretta dal Maestro Daniele Di Gregorio. C’è poi la splendida versione in studio di Infinite possibilità con L’Ensemble MusicaMorfosi, e tre inediti, scritti, prodotti e arrangiati nell'estate 2007 e orchestrati da Davide Rossi: “Mentimi”, “Entra piano” e “L’autobiografia di uno spettatore” (ce ne sarà anche un quarto, ma disponibile solo su I-Tunes, dal titolo “Illusioni e parole”). La scelta è caduta sulle “canzoni più importanti, le più struggenti, quelle più delicate e introspettive” ha detto Giovanardi. “Quelle che più di altre raccontano e raccolgono il nostro immaginario”.

Il gruppo si scioglie nel 2008.

Nel 2011 ritornano insieme unicamente per il festival di Sanremo dove presentano la canzone “Io Confesso”.

Discografia:
La Crus (WEA, 1995)
Remix (WEA, 1996)
Dentro me (WEA, 1997)
Dietro la curva del cuore (WEA, 1999)
Crocevia (WEA, 2001)
Ogni cosa che vedo (WEA, 2003)
Infinite possibilità (WEA, 2005)
Io non credevo che questa sera (Warner Music Italy 2008)