L'imminente ritorno di Giada Agasucci con il suo terzo album. Intervista

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Giada Agasucci, classe 1995, sin da piccola ha coltivato la passione per la musica tanto da classificarsi ai primi posti di numerosi concorsi canori fini ad arrivare alla svolta della sua carriera nel 2013 approdando al talent show Amici di Maria De Filippi.
Reduce dal successo dei suoi precedenti album "Da capo " e "La foglia e il sole", Giada è in uscita con un nuovo album che segna la grande svolta artistica della cantante romana.
Sei impegnata nella preparazione del tuo terzo album preceduto dal singolo "La mia Itaca" uscito lo scorso aprile, un brano di rinascita e di speranza, ce ne parli?
«La mia Itaca è un brano di rinascita, una mia rinascita personale, di consapevolezza e volontà di raggiungere i miei obiettivi. Anche musicalmente abbiamo cercato di far arrivare questa mia determinazione e consapevolezza, sperimentando un genere nuovo per me, ma molto forte e d'impatto.» 
Questa estate è uscito invece "Autostop" dove hai duettato con G-Max dei Flaminio Maphia, come nasce questa collaborazione?
«Io e G-Max, il gigante buono (come lo chiamo io), siamo stati presentati dalla mia etichetta. É stato molto bello lavorare con lui perché ha un bel bagaglio di esperienza nel campo musicale ed è stato anche istruttivo vederlo lavorare in studio di registrazione. Mi ha stimolato molto sia in studio sia nelle riprese del videoclip, dove lui interpreta mio fratello più grande e mi ricordava da dove venivo e quale fosse la mia strada.» 

           
In cosa si distinguerà questo terzo album rispetto ai precedenti?
«Si distinguerà sicuramente per il grande lavoro e grande sacrificio fatto da me e dalla mia squadra la 8PManagement e anche perché ci sono brani che parlano di storie che interamente o in parte ho vissuto personalmente. E si distinguerà anche musicalmente con nuovi arrangiamenti, differenti da tutti quelli che ho fatto finora. In poche parole si distinguerà perché mi rappresenterà.» 
Hai avuto successo da un talent e a ogni edizione emergono nuovi talenti, nuovi fenomeni musicali, hai mai avuto la paura di vedere scemare il successo?
«Ho avuto paura solamente quando mi sono sentita abbandonata dalla persona con la quale lavoravo prima, perché non mi sentivo capita e sostenuta. É anche vero che in questo mondo bisogna essere sempre presenti, sennò si rischia di essere sovrastati da questi nuovi "personaggi" che escono dal web ogni giorno.» 

             
Cosa ne pensi della discografia attuale?
«Bella domanda, cosa penso? Penso che il mondo della discografia, se deciderà di continuare cosi, finirà per essere saturo di "personaggi" che cantano, ma hanno poco da raccontare, trattando argomenti sbagliati, e forse, facendolo solo per una questione di business.»
Un duetto che vorresti fare?
«Un duetto? Uno non basta! Mi piacerebbe tantissimo con Marco Mengoni, Tiziano Ferro, Laura Pausini, Negramaro e, se posso sognare in grande, Beyoncè.»
C'è una canzone dei tuoi album alla quale sei particolarmente legata e perché?
«Un brano cui sono molto legata è proprio “La mia Itaca”, perché parla di Me ed è l'inizio di una rinascita.» 
Sei molto attiva sui social e condividi molti momenti con i tuoi followers, quanto incide questo sulla carriera di un artista?
«Ad oggi credo sia una parte fondamentale (basti pensare che alcuni cantanti molto conosciuti sono usciti proprio dal web). Anche se non nego la mia preferenza a un rapporto molto più concreto, più reale e non virtuale (sono un po’ all'antica), posso confermare che mi diverte molto poter scambiare messaggi o video con i miei follower tramite i social. E poi senza di loro, tutto il lavoro non sarebbe così gratificante e soddisfacente.»
          

Sei mai stata vittima di cyberbullismo e come hai reagito?
«Vittima non proprio. Ho ricevuto vari messaggi che mi hanno un po' scioccata, sono sincera, ma d'altronde i social sono usati in questo modo, spesso e volentieri, perché le persone si nascondono dietro a un computer o a un cellulare e pensando che possono permettersi di dire ciò che gli passa per la mente, senza pensare che, però, dall'altra parte dello schermo ci sia una persona che legge; e non lo dico tanto per me, perché io non do peso alle parole che vengono buttate lì, ma lo dico perché ne sentiamo davvero troppe di storie di cyberbullismo che finiscono come non dovrebbero finire.»
Ci lasci con una piccola anticipazione sul tuo nuovo album?
«Il nuovo album sarà pazzesco, pieno di Giada, delle mie esperienze vissute, sarà pieno di emozioni, forti, ed io non vendo l'ora di poterlo condividere con ognuno di voi.»