La  Salomè di Oscar Wilde al Mercadante di Napoli fino all’11 Novembre 2018. Recensione

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La  Salomè di Oscar Wilde al Mercadante di Napoli fino all’11 Novembre 2018. Recensione

La stagione del Teatro Stabile di Napoli, si apre al Mercadante con la Salomè di Oscar Wilde, con la traduzione di Gianni Garrera e la regia di Luca De Fusco, in cartellone dal 24 ottobre all’11 novembre 2018.
«Poche volte si verifica il caso di un titolo tanto noto quanto  poco rappresentato. Salomè è un grande archetipo, un simbolo eterno di amore e morte ma la sua versione lirica è comunemente rappresentata mentre il capolavoro di Wilde sembra  destinato più alla lettura che alla rappresentazione. I registri che l’autore usa oscillano tra il drammatico, l’ironico e l’erotico in una miscela molto ambigua. Solo in apparenza somiglia a una tragedia greca  mentre in realtà ci troviamo di fronte ad una sorta di poemetto teatrale. In questo spettacolo continua la contaminazione tra teatro, danza, musica e cinema perché Salomè, con la sua luna piena, incombente e allucinata, con la sua danza dei sette veli, è un testo ideale per un teatro ”spurio” che prediligo da molto tempo», spiega il regista Luca De Fusco, durante la conferenza stampa di presentazione dello spettacolo.
Il dramma Salomè fu scritto nel 1891 e pubblicato nel 1893, in lingua francese, da Oscar Wilde, per la grande attrice Sarah Bernhardt che, nonostante le prove teatrali già avviate, si rifiutò di portarlo sulle scene a causa dello scandalo che aveva travolto Wilde in quanto amante di Lord Alfred Douglas, detto Bosie. (Il dramma sarà poi tradotto da Hedwig Lachmann e musicato da Richard Strauss che ne diresse la prima rappresentazione italiana al Teatro Regio di Torino il 22 dicembre 1906, con protagonista Gemma Bellincioni).

                 
Molteplici sono le fonti sacre, storiche e letterarie alle quali Oscar Wilde si è ispirato per la composizione del dramma, in particolare: i Vangeli di Matteo (14-1), Marco (6-12), le tradizioni giudaiche e l’Herodias di Gustave Flaubert.
Nel dramma Oscar Wilde elabora costanti riferimenti alle simbologie lunari dei miti orientali per svelare gli inquietanti aspetti dell’identità femminile ed è proprio questa la chiave di lettura dello spettacolo allestito al Mercadante. Salomè, una splendida Gaia Aprea, è una presenza scenica lunare e gelida ma cullata dal fuoco del desiderio per Johanaan, il Giovanni Battista della tradizione evangelica cristiana, colui che battezzò sulle rive del fiume Giordano il Messia, il Cristo, l’Unto del Signore, interpretato da un capace Giacinto Palmarini.
Il profeta condanna l’adulterio di Erodiade con il tetrarca Erode Antipa perché ancora moglie di suo fratello Filippo, nonché sua nipote. Erodiade, una feroce e acida Anita Bartolucci,in preda alla costante paura di essere ripudiata, si serve della figlia Salomè per far giustiziare il profeta, uno scomodo accusatore della sua lascivia.
Durante il banchetto organizzato per il compleanno di Erode, Salomè danza per lui  e alla fine chiede e ottiene la testa del profeta, istigata da Erodiade. La testa di Johanaan sarà portata dai servi su un vassoio d’argento e Salomè, finalmente bacerà le labbra esangui di chi l’ha rifiutata sdegnosamente. Erode Antipa, un superbo e inarrivabile Eros Pagni nella scelta dei vari registri  recitativi, rappresenta  un reggente corrotto e lussurioso che svela tuttavia una tensione morale ed emotiva. 

            
Gli sguardi tra i personaggi sono quasi “famelici” e s’incrociano disperati alla ricerca di un corpo da amare, di un bacio, di una carezza furtiva e c’è sempre la richiesta reiterata di una testa mozzata perché il profeta intacca  il “potere” in tutte le sue forme anche compiendo miracoli e resuscitando i morti.
Gli applausi al termine della rappresentazione non sono stati di circostanza, ma calorosi e sentiti.
Le musiche di Ran Bagno, sottolineano le scene più drammatiche con puntualità e le luci “cinematografiche” di Gigi Saccomandi si fondono perfettamente con le scene minimali e i costumi di Marta Crisolini Malatesta.
In occasione delle rappresentazioni, nell’ambito del ciclo a cura di Gianni Garrera, Metafisiche Del Teatro, martedì 30 ottobre alle ore 18, al foyer del Teatro Mercadante, si terrà l’incontro dal titolo Salomè.Teatro Eretico e Apostolico.
Dopo le rappresentazioni a Napoli, lo spettacolo andrà in tournèe a  Roma, Teatro Eliseo 11/23 dicembre; Genova, Teatro Della Corte 8/20 gennaio 2019; Trieste, Teatro Rossetti 19/24 febbraio 2019; Verona, Teatro Nuovo 26  febbraio/4 marzo 2019.