La cantautrice Lea in un set intimo a “Le Muse d’estate al Parnaso”. Recensione

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Foto di Nicola Garofano

La cantautrice partenopea Lea ha suonato un set intimo nell’ambito de “Le Muse d’estate al Parnaso”, rassegna che durerà fino al 9 agosto, nello splendido parco di Villa Parnaso a Torre Annunziata, iniziativa organizzata dall’associazione culturale Balagancik Teatro, in collaborazione con il Comune di Torre Annunziata e il Caffè letterario e la Libreria Libertà.

Ad accompagnarla sul palco Adolfo del Litto al pianoforte e Christian Brucale alle percussioni e cori, in un mare di musica coinvolgente sul piano emotivo e melodioso delle sue canzoni. Una chitarra, una voce, una donna, Lea, in grado di interpolare quelle sue canzoni in alcuni accordi di chitarra, in uno spettacolo dal vivo emozionante, profondo, lirico, poetico, avvincente, pensante che rifiuta di obbedire alla presente ortodossa direzione del rap e derivanti sottogeneri musicali.

Sin da quando era piccola Lea, come un’artigiana, costruiva, plasmava parole in canzoni in uno stile che spazia dal rock al pop con messaggi chiari, ricordi ed esperienze che hanno forgiato la sua vita, raccontando gli umori delle piccole grandi emozioni dettagliati nella sua musica in storie piene di avventure e originalità, segno distintivo di un vero artista.

                                                                     

Lea ha cantato diverse canzoni tratte dal suo primo album che porta il suo nome, Lea, undici brani interamente scritti da lei, testo e musica, oltre ad aver curato personalmente la produzione artistica, esecutiva e gli arrangiamenti e vanta la presenza di musicisti di spessore, Francesco Corvino alle batterie, Carlo Fimiani alle chitarre e nel brano “Il momento giusto”, la prestigiosa presenza di Guido Guglielminetti, figura storica della musica italiana e da anni produttore artistico e bassista di Francesco De Gregori.

Così abbiamo ascoltato Senza Estate, Uno splendido inverno, Il momento giusto, Primavera a un passo da me sulla quale ha invitato il pubblico a cantare insieme a lei. Ha anche azzardato qualche battuta umoristica ma lei stessa si è detta negata introducendo Ma oggi è solo lunedì, e ha cantato due cover di Pino Daniele e dei classici napoletani, come Passione e, infine, ha presentato anche tre inediti scritti durante il lockdown, come Un mare di Plastica, cui ha confermato la raffinatezza della sua penna con una voce che si collega immediatamente con l'ascoltatore.

                                                  

Per l’emergenza Covid il limite per le prenotazioni per lo spettacolo è stato un massimo di cento, ma meritava un pubblico più vasto in un concerto che ha mostrato Lea una vera maestra del suo mestiere e che può affascinare migliaia di persone con 'na voce, 'na chitarra e 'o poco 'e luna… in una splendida Villa Parnaso.