Gianluca Savino ci presenta il suo brano d'esordio "Eccoti qui". Intervista

- di

Tutti siamo sempre alla continua ricerca dell'amore, ma "l'amore per quanto irraggiungibile possa sembrare all'inizio, troverà un modo per farsi scoprire."

Gianluca Savino, giovane e talentuoso artista italiano, ci racconta il suo amore nel brano d'esordio "Eccoti qui".

Nel tuo inedito "Eccoti qui" ci racconti una tua esperienza personale?

«Sì, penso che ogni inedito abbia alla base un'esperienza personale, qualcosa che è già accaduto. Penso sia il modo migliore per far conoscere qualcosa di te a chi ti sta ascoltando.»

Qual è il messaggio che vuoi trasmetterci con il tuo inedito?

«Che l'amore per quanto irraggiungibile possa sembrare all'inizio, troverà un modo per farsi scoprire.»

"Eccoti qui" è accompagnato da un video, dove è stato girato e da chi?

«Il videoclip, regia di Carlo Barbalucca, è stato girato interamente a Taranto, la mia splendida città, tra la spiaggia e la sala ricevimenti "Tenuta Montefusco". Il brano è stato, invece, composto da Bruno Buccolieri.»

C'è qualche aneddoto legato al tuo brano e al video che hai girato?

«Per girare il videoclip ho dovuto guidare una vespa, perciò ho preso tante lezioni di guida per un po' di tempo, prima di presentarmi sul set. Una cosa interessante è che durante le riprese in spiaggia, sembra ci sia un'assolata giornata di agosto, ma nessuno sa che improvvisamente è arrivata una tempesta di pioggia che ha spazzato via la spiaggia, ed io con la troupe e le comparse ci siamo dovuti rifugiare sotto un capannone.»

Quando ti sei avvicinato alla musica jazz, swing, quando la musica è diventata una tua passione?

«La musica, e il canto in particolar modo, sono entrati nella mia vita dopo aver partecipato al mio primo musical all'età di 14 anni. Fin dai primi tempi lo stile jazz e swing mi attirava, ho cominciato a cantare canzoni di quel genere, accorgendomi che la mia voce vi calzava perfettamente, da lì non ho più smesso, appassionandomi sempre più.»

Ci racconti la tua esperienza ad Area Sanremo?

«Area Sanremo per me è stata una fantastica esperienza, mi ha aiutato a confrontarmi con tantissimi altri artisti e a crescere professionalmente e personalmente. Essere nella città della musica ha significato molto per me. È stata dura arrivare fino alla fine, non mi aspettavo assolutamente di vincere il primo posto nella categoria interpreti, e sentire annunciare il mio nome durante la premiazione mi ha emozionato tantissimo.»

Scrivi anche canzoni?

«Per adesso no, ho provato a scrivere qualcosa, ma non sono ancora del tutto soddisfatto. Sicuramente in futuro, dopo aver studiato, scriverò qualche pezzo interamente mio.»

Quali sono i tuoi progetti futuri? Musica, teatro, album... a cosa stai lavorando?

«Al momento ho intrapreso la strada universitaria e contemporaneamente lo studio del musical a livello professionale presso la "Broadway Musical Theater Academy" di Bari. Il mio desiderio più grande è diventare un musical performer, perché il musical è la più completa tra le arti. E magari un giorno esibirmi anche a Broadway, perché no?! Nulla è impossibile.»

Se tu fossi un piatto che piatto saresti, e perché?

«Penso un sufflè al cioccolato, sostanzialmente semplice, ma andando a fondo può sorprenderti.»