"Felici in due" è l'ultimo inedito di Antonella Lo Coco. Intervista

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La cantautrice emiliana Antonella Lo Coco e la sua compagna Elisa Paolini, insieme da nove anni, si sposeranno in Italia. Prima della fatidica data, Elisa ha deciso di fare un piccolo regalo ad Antonella presentandosi a sorpresa durante la quarta puntata di “All Togheter Now”, programma in onda su Canale 5 con Michelle Hunziker e J-Ax in cui la cantautrice partecipa nelle vesti di giurata. Ed è proprio il giorno dopo di questa sorpresa andata in onda, che Antonella ha deciso di pubblicare il nuovo brano “Felici in due” (etichetta discografica Forma Dischi, distribuzione Artisti First), brano che Antonella ci ha presentato, raccontandosi alle nostre pagine.

"Felici in due" è il tuo ultimo inedito e non è "una canzone d'amore" è la tua canzone d'amore, racconta la tua storia…

«Assolutamente, ma credo sia anche diventata la canzone d'amore di tanti, perché sto ricevendo tantissimi messaggi di persone e di coppie che si riconoscono in queste parole semplici, in fin dei conti, ho raccontato con semplicità quella che è la mia storia d'amore e quello che sto vivendo da un po' di anni. É bello sapere che altre persone si riconoscano in queste parole e vivano le mie stesse bellissime sensazioni».

Trovo una frase che racchiude il senso della canzone, quando tu canti "L'amore non ha sesso basta essere felici in due". Questa è la sintesi del messaggio che vuoi lanciare con questa canzone?

«Assolutamente sì, anche perché è la frase centrale da cui ho preso anche il titolo della canzone. Pensa che il primo titolo all’inizio, un titolo provvisorio, era “Amore che mi stai accanto”, perché nel ritornello ripeto tante volte "amore che", "amore che", "amore che mi stai accanto". Dopo mi sono resa conto, rileggendo il testo, che quella frase, che hai detto tu, era la chiave di tutto e, quindi, ho detto: "Felici in due deve essere il titolo!". Il messaggio che ho voluto lanciare con questa canzone è anche di sensibilizzazione verso un tema che, in questo momento storico, è molto importante e se ne parla molto spesso anche politicamente, che è quello delle coppie omosessuali. Ho potuto farlo nel modo più naturale possibile, perché appunto quando ci danno dei “non normali” si devono rendere conto che, in realtà, è tutto molto normale ed è tutto molto spontaneo perchè c'è semplicemente amore, che è la cosa fondamentale».

Tu hai raccontato in musica la tua vita in una società dove purtroppo vige ancora l’omofobia con scarno aiuto da parte della politica...

«Eh, purtroppo non è un bel momento, ci sono state delle rivoluzioni in questi anni. Proprio l'altro giorno, in un'intervista con Red Ronnie, ho ricordato l'anniversario dell’approvazione delle unioni civili che è stata una grande rivoluzione in Italia. C'è ancora da lavorare tanto, perchè quando leggo che due ragazze o due ragazzi vengono picchiati perché magari si stanno dando un bacio o semplicemente si tengono per mano, per me siamo fuori dal mondo ed è una cosa inaccettabile. Se io ed altri possiamo veicolare dei messaggi positivi dobbiamo farlo nel modo giusto. Dico sempre che non farò mai discorsi troppo politici, è stato più semplice parlare della mia storia, ha  avuto più impatto ed ha sensibilizzato tante persone. Non hai idea di quanti messaggi mi scrivono tutti i giorni. Il concetto di "Felici in due" vale anche per un uomo e una donna, non soltanto per la donna con un'altra donna o un uomo con un altro uomo, anche una coppia formata da un uomo e una donna può essere ostacolata dal giudizio della gente e, quindi, quello che voglio dire io è: "Basta l'amore, basta essere felici in due e andare contro tutto!"».

Ci hanno inculcato l'idea della coppia formata da un uomo e una donna, la famiglia formata da un uomo e una donna, ma in realtà non è così perché l'amore non ha sesso, la famiglia c’è dove c’è amore.

«L’amore è dove c'è amore. Può esserci amore anche tra due amici, è un sentimento che non può essere identificato né dal sesso né dalla razza o dalla religione e né dalla preferenza politica. Amore è amore e non c'entra niente con tutto il resto».

E gli heaters come li gestisci?

«Sulla pagina Mediaset, dove hanno postato la clip della sorpresa che mi ha fatto Elisa in trasmissione ad All Together Now dove sono giurata, non hai neanche idea dei messaggi che ho letto, dei messaggi osceni e le cattiverie gratuite che hanno scritto. Quella è cattiveria gratuita, è ignoranza.  Ho postato un semplice commento "Mormora la gente mormora falla tacere praticando l'allegria", citando Jovanotti perchè, secondo me, è un poeta, ed è quello che penso veramente. Non perderò un secondo del mio tempo a rispondere a queste persone e le faremo tacere praticando l’allegria, facendo vedere quello che, in realtà, è importante: volersi bene e amarsi».

La canzone è accompagnata da un video che racconta la tua storia ed ha la particolarità che, alla fine, si riavvolge il tutto e si ritorna all'inizio. Qual è il significato?

«Il significato è che io ed Elisa, la mia compagna, viviamo questo nella quotidianità, dal fare colazione insieme, anche se in realtà riusciamo a farla insieme solo pochi giorni della settimana, forse solo il sabato e la domenica perché lei lavora e, quindi, si sveglia molto prima di me. Io ho voluto dare valore alle piccole cose, perché sono le piccole cose ad essere importanti. Si ritorna all'inizio perché è come se ci risvegliassimo e ricominciassimo di nuovo la nostra giornata in modo tranquillo e sereno. Insomma, tutti i giorni la nostra vita è fatta di queste semplici cose».

Tu sei in controtendenza perché fai uscire in estate un pezzo che non è estivo...

«Sapevo di scontrarmi contro la logica radiofonica che prevede, in questo momento, vengano suonate canzoni prettamente estive, molto allegre, ma mi sono detta: “Questa canzone voglio farla uscire adesso!”. C'era un momento televisivo importante che mi riguardava, la sorpresa di Elisa in trasmissione e, quindi, dovevo assolutamente pubblicarla, non me lo sarei mai perdonato se non l'avessi pubblicata, probabilmente se avessi avuto una discografica più grande dietro, mi avrebbero detto “ma la facciamo uscire più avanti,  adesso non è il momento, troviamo un pezzo estivo” ed avrei fatto l’errore più grande della mia vita».

Ti abbiamo conosciuta ad X Factor, un po' di anni fa, oggi sei giurata ad  All Together Now. Sei passata dall'essere giudicata a giudicare, ma che cos'è che ti porti dentro dell'esperienza di X Factor?

«Mi porto dentro tantissime sensazioni,sono stati due mesi della mia vita in cui sono maturata sia artisticamente sia a livello personale. Per me è stata un'esperienza molto forte con i suoi pregi e difetti,  lati positivi e negativi, ma tendo a ricordare le cose positive, mi sono dedicata totalmente a quello che amavo, ho avuto modo di riflettere su quello che potevo essere musicalmente, perchè poi, la chiave di ogni artista, è sapere quello che si è, quello che si ha dentro e quello che si vuole dire. Spesso ho passato dei momenti bui, non riuscivo ad identificarmi in un genere musicale e, magari, non sapevo bene cosa volevo raccontare e potevo raccontare al pubblico. Penso che la chiave è essere coscienti di quello che si è artisticamente ed io ad X-factor l'ho capito in parte, poi c'è stata un'evoluzione fino ad oggi. Adesso ti posso dire che ho passato anche tanti momenti in cui ho pensato che, il mio, fosse un percorso difficile, è tutto molto veloce, la discografia è cambiata, non sapevo come collocarmi e come fare al meglio il mio lavoro. Adesso, invece, sono in una fase in cui ho pensato a me stessa e non mi interessa delle logiche discografiche e radiofoniche, mi interessa relativamente, voglio dire quello che ho dentro, quella che è la mia vita e se arriva alla gente quella è la mia vittoria. Non ci sono classifiche, streaming o visualizzazioni che tengano e, secondo me, con "Felici in due" ho avuto ragione in tutto. Probabilmente non ho ancora riempito i palazzetti, ma poco importa, se ci arriverò sarà un altro traguardo raggiunto, ma la vita è fatta di tanti traguardi, non ce n'è solo uno e, quindi, il mio piccolo traguardo adesso l’ho raggiunto e porterò avanti questo progetto».

Perché al centro hai messo la verità ed è proprio questo che è piaciuto alla gente...

«Sì, ovvio che se la suonassero un pò di più in radio sarebbe anche meglio (ride). Però è anche vero che, in questo periodo storico, in questi anni, molti artisti non sono mai stati suonati dalle radio, ma si sono costruiti un pubblico e sono arrivati dove volevano arrivare. Penso che ognuno abbia la sua storia e costruisca la sua strada, il suo percorso. Non c'è, in questo momento, una ricetta, una formula magica per fare il cantante o il cantauore».

I tuoi progetti futuri, invece, ho letto che stai scrivendo qualche altra canzone?

«É un anno che lavoro alle canzoni di questo nuovo ipotetico album con Davide Gobello, che ha curato la produzione di questa canzone e ho pronti tanti provini e ti posso dire che da qui fino alla fine dell’anno usciranno altri tre singoli. Dopodiché penseremo all’uscita dell'album, è tutta un'autoproduzione. Attualmente non ho un’etichetta discografica dietro che mi produca e in questa situazione, che poi non mi dispiace (ride), sto prendendo i miei tempi, sto scrivendo le mie canzoni con serenità».

A me piace abbinare la musica alla cucina e, quindi, ti chiedo se tu fossi un piatto che piatto saresti e perché?

«(Ride) Ho fatto tanti lavori nella vita, ho lavorato anche come aiuto pizzaiolo,  così ti rispondo dicendoti la cosa più semplice perché è la verità, una pizza. La pizza è stata sempre parte della mia vita e poi la pizza la condisci come vuoi, io vedo libertà di scelta nella pizza».