"Credo fortemente che chi riesce ad essere se stesso oggi sia un eroe". Intervista ad Andrea Biagioni

- di

"Credo fortemente che chi riesce ad essere se stesso oggi sia un eroe... – spiega Andrea Biagioni in merito a Violet Peonie la canzone scritta insieme a David Ragghianti - Il brano affronta il tema della ricerca del proprio mondo in cui trovare la forza di scegliere e prendere le proprie decisioni".Il video di Violet Peonie nasce da un’idea di Augusto Titoni, stilista illustratore del progetto, e di Andrea Biagioni, ispirati dalla condivisione di un modo di essere, di vedere i dettagli e di creare con spirito artigianale un micro mondo che racconta la crescita e i cambiamenti che avvengono nella vita del protagonista. Un nuovo tassello di un progetto che si svilupperà nel disco che uscirà prossimamente.

Andrea Biagioni ci ha presentato il suo ultimo inedito Violet Peonie e si è raccontato alle nostre pagine.

In Alba Piena ci racconti la fine di una relazione dici “mentre tu ricominci la lotta io mollo la presa, dentro questi confini non saremo felici mai”. Non ti sei arreso ma hai raggiunto la consapevolezza che l'amore è finito, ha raggiunto la consapevolezza di te stesso...

«Esatto, più che altro la canzone parla proprio del momento in cui si diventa consapevoli dei limiti. Restando nei confini non riusciremo mai ad andare avanti e quindi, quando la persona pur dandosi da fare, ricomincia la lotta, ricomincia a provare a riconquistare, ma con la solita modalità, allora non si arriva  a niente. É questo il concetto.»

Violet Peonie riprende da dove ti sei fermato in Alba Piena, hai raggiunto la consapevolezza in te stesso, hai abbandonato la tua zona comfort. Canti “Io sono come sono, scegli tu”. Sei diventato il tuo eroe?

«Sì, quella può essere anche un'interpretazione più che altro il concetto nella piccola esperienza dei miei trent’anni, ho visto e conosciuto persone ma poche mi hanno veramente stupito, perché erano senza costruzioni, senza modi di fare costruiti, sincere, libere e soprattutto loro stesse. Questi due pezzi sono collegati a livello di significato ma anche a livello di funzionalità di Sanremo perché, se fossi passato, sarei andato con Violet Peonie a concorrere con i Big. Quindi anche il video è un seguito, parte da Alba piena, crea un momento di riflessione, il cadere giù per poi risalire, e c’è questa presa di coscienza, questa sicurezza che, per me, una persona così al giorno d'oggi, che è un mondo pieno di social e plastica è tutta facciata, tutto immagini, tutto personaggi, uno che è se stesso è come se fosse un piccolo eroe. Quindi, è un pò quella l'immagine dell'eroe che passa attraverso i vari ambienti del video che starebbero a significare le varie esperienze, i vari contrasti, le varie situazioni che vengono nella vita in cui uno deve tenere duro, essere e non farsi contaminare delle cose negative, dalle esperienze e dalle situazioni.»

I video invece di Alba Piena e Violet Peonie sono due capitoli della tua storia tanto che Violet Peonie inizia da dove finisce il video di Alba Piena. In Alba piena racconti la fine di un'amore in Vaiolet Peonie trovi quella che è la tua regina. Possiamo dire quindi, mutuando un termine cinematografico, che Violet Peonie è il sequel di Alba Piena?

«Esatto e soprattutto come dice la canzone "scegli per chi combattere, scegli il vestito migliore e scegli quando morire", è un po' estremo come parola, come concetto però comunque la scelta è fondamentale è la base di quel pezzo.»

Con ogni canzone ci fai scoprire una parte del tuo vissuto?

«Esatto, perché è proprio il concetto un po' dall'album perché la mia situazione è questa: trent’anni,  il primo album che scrivo. Dentro questo album ci saranno tanti racconti di questo tipo che parlano delle esperienze che ho avuto, di incontri, di situazioni, di persone di emozioni. É come se io mi sedessi a tavola con amici e parenti e cominciassi a raccontare delle cose che loro non sanno. Ogni brano affronta un momento, un momento di autostima debole, il momento di una relazione andata male insomma tutte queste piccole fasi che vengono poi raccontate pezzo per pezzo nell’album.»

Facciamo un salto indietro di 3 anni, ai Bootcamp di X Factor dopo aver ascoltato Halleluja Manuel Agnelli ti chiede di non accontentarti di quello che già sai fare. Cosa credi sia cambiato in questi tre anni dai Bootcamp di XFactor fino ad oggi?

«Sicuramente non mi sono accontentato e sono cresciuto (ride). Ho un grandissimo rispetto di Manuel come coach a 360° e il non accontentarmi è un pò la mia croce nel senso che, già per carattere, è difficile che mi accontenti di quello che posso fare, non smetto mai di cercare, di rinnovarmi. Sono curioso di capire cose, di scoprire, di evolvermi ma è un'arma a doppio taglio perché comunque è anche un po' una sorta di sofferenza continua però, quando lo disse, io mi ci sono ritrovato realmente. Lui evidentemente aveva capito subito che comunque ho delle capacità però mancavano ancora delle cose che ora ho acquisito piano piano. Comunque alla fine una persona sana non dovrebbe mai smettere di esplorare, di avere curiosità.»


Riferendomi ad Alba piena io credo che nel momento in cui tu mi racconti la tua storia con voce, chitarra e archi e riesci a farmi vivere un momento della mia storia, magari non legata alla fine di un amore, tu hai raggiunto il tuo obiettivo tu sei riuscito a comunicare con chi ti ascolta…..  

«Questa cosa è bellissima e ti ringrazio. Nel senso che penso sia un po' l'obiettivo di chiunque cerca di comunicare qualcosa e quello è lo step primario cioè trovare le parole per descrivere un qualcosa che hai vissuto, che vivi, però far rivivere alla persona che ti ascolta nel suo mondo, riportarla a cose sue, coinvolgerla e farle fare un piccolo viaggio penso sia proprio il  risultato più elevato, il risultato finale.»

Progetti futuri e a quali stai lavorando adesso, oltre al disco, stai programmando un tour?

«Nella situazione di oggi, mi rendo conto che è sempre più difficile muoversi, concretizzare un tour a meno che tu non sia realmente nel mainstream, che tu abbia un movimento particolare. Poi oggi come vedi non serve più saper suonare e cantare ma devi avere i social belli fitti quindi io mi trovo abbastanza disarmato nella realtà musicale di oggi perché ho passato vent'anni ad imparare a suonare e cantare e poi mi ritrovo che queste cose sono in secondo piano e mi chiedo: ma che cosa sta succedendo? Diciamo che l'obiettivo è un po' quello di far uscire l'album, ma proprio per la questione concerti, probabilmente uscirà a settembre per avere un pò più di tempo per organizzare un pò di date per promuovere l’album. Per me il live è proprio la base di tutto.»

Se tu fossi un piatto che piatto saresti e perchè?

«Appena me l'hai chiesto mi è venuto in mente la melanzana alla parmigiana. Non mi chiedere il perché ma di pancia ti rispondono la parmigiana.»

Ma a questa domanda non puoi non rispondere di pancia....

«Ci sono i giusti ingredienti per soddisfare tutti i gusti » 

Essendo poi a strati andremmo a scoprire strato dopo strato.....

«Esatto c’è una evoluzione (ride) poi la puoi fare fritta dipende dalle regioni (ride).»