Continua il Tour di presentazione di “Sindacato dei sogni” il nuovo album di inediti dei Tre Allegri Ragazzi Morti  

- di

15-03-2019 Santa Maria a Vico (CE) – Smav (ore 22:00, ingresso 15 euro + dp)

16-03-2019 Conversano (BA) – Casa delle Arti (ore 22:00, ingresso 15 euro + dp)

22-03-2019 Trieste - Teatro Miela (ore 22:00, ingresso 15 euro + dp)

23-03-2019 Bologna – Estragon (ore 22:00, ingresso 15 euro + dp)

29-03-2019 Roncade (TV) - New Age (ore 22:00, ingresso 15 euro + dp)

30-03-2019 Lugano - Studio Foce (ore 22:00, ingresso in prevendita Chf 15.-- con Lugano Card Chf 13. // biglietti in cassa serale Chf 18.-- con Lugano card Chf 16.)

06-04-2019 Ravenna – Bronson (ore 22:00, ingresso 15 euro + dp)

08-04-2019 Torino - Officine Grandi Riparazioni (ore 21:30, ingresso 15 euro + dp) Nuova location e nuova data

13-04-2019 Arezzo – Karemaski (ore 22:00, ingresso 15 euro + dp)

16-04-2019 Milano – Alcatraz (ore 22:00, ingresso 15 euro + dp)

18-04-2019 Roma – Monk (ore 22:00, ingresso 15 euro + dp)

27-04-2019 Genova - Balena Festival – (ore 20:00, ingresso 18 euro + dp)

 

Tre Allegri Ragazzi Morti in tour per presentare “Sindacato dei sogni", il nuovo album. Conosciuti per le loro performance mascherate e i live di rock essenziale, TARM sono considerati uno dei pilastri della scena punk rock alternativa italiana. Dopo aver registrato il tutto esaurito in prevendita per il concerto di Brescia, la band ha annunciato un cambio di venue e data per il concerto di Torino. Considerate le numerose richieste di biglietti per il live precedentemente previsto all’Hiroshima Mon Amour, infatti, l’evento è stato riprogrammato per l’8 aprile alle Officine Grandi Riparazioni.

“Sindacato dei sogni" -  Il disco

Disponibile in tutti i supporti (cd, vinile e digitale), “Sindacato dei sogni” arriva a tre anni dal precedente “Inumani” ed è pubblicato da La Tempesta, l’etichetta indipendente fondata proprio dai Tre allegri, e la distribuzione di Believe/Master Music. Il titolo è un chiaro omaggio al rock psichedelico (“Sindacato dei sogni” è la traduzione di The Dream Syndicate, il gruppo californiano formato nel 1981 da Steve Wynn, massimo esponente del movimento musicale Paisley Underground) ed il nuovo album dei Tre allegri, che sembra a primo ascolto un ritorno al sound originale del gruppo, contiene molte dolcissime novità.Dal disco sono stati estratti i videoclip dei brani “Caramella”, “Bengala”, “Calamita” e “Una ceramica italiana persa in California”.

Link al video di “Caramella”: https://www.youtube.com/watch?v=SVWecYLvE_E

Link al video di “Calamita”: https://www.youtube.com/watch?v=hD8sTOg8d20

Link al video di “Una ceramica italiana persa in California”:

https://www.youtube.com/watch?v=WXRjCIzQWHk

Se il disco precedente era intitolato “Inumani”, “Sindacato dei sogni” mostra un approccio produttivo più naturale, si potrebbe dire “umano”. Suonato con strumenti preziosi, a cominciare dalla batteria, una Ludwig del 1973, il disco rimette al centro del sound l’incontro musicale di Davide Toffolo, Luca Masseroni ed Enrico Molteni.

Per questo motivo, ad un primo ascolto, il lavoro riporta a sonorità tipiche dei TARM; batterie essenziali, chitarre elettriche sognanti e liriche poetiche ed ironiche portano questo lavoro in un territorio classico (tanto che il titolo di lavorazione del disco è stato per molto tempo proprio “Classic”).

Il ritorno al rock è evidente e la vena psichedelica, filo conduttore del lavoro, ha trovato nel musicista e produttore Matt Bordin, già Mojomatics e Squadra Omega, l’interlocutore perfetto per la ricerca del nuovo sound. E con Matt il gruppo condivide anche la produzione del lavoro.

Nello studio di Bordin, una grande casa di pietra su bordo del magico bosco collinare del Montello (TV), il gruppo, affiancato da Andrea Maglia, ha registrato durante quattro sessioni estive il materiale che ha dato corpo al lavoro.

La copertina, infine, ha qualcosa di magico e rétro. Si tratta di una ceramica raffigurante tre giovani gatti, rielaborata con la maschera simbolo del gruppo, grazie all’idea e all’intervento grafico di Davide Toffolo. La ceramica, di produzione italiana anni ‘70, è stata acquistata in California e questa è la vera chiave per leggere il nono disco dei Tre allegri ragazzi morti: una ceramica italiana persa in California.

La band parla dell'album "Sindacato dei sogni"

Le giornate passate a registrare ed ascoltare musica nell’accogliente cucina dell’Outside Inside Studio hanno in breve rafforzato la linea musicale del lavoro. Television, Dream Syndicate, Grateful Dead, presenti costantemente nelle discussioni attorno ai brani, e ancora Neu!, Can, Kraftwerk. No musica italiana. Poca musica dell’ultima ora. Session lunghe, sfide fra i chitarristi Enrico, Matt e Andrea. Passeggiate nel bosco e dormite nella grande sala di ripresa, fra gli strumenti. Questa la quotidianità delle registrazioni.

Quattro dei dieci brani sono stati scritti nei giorni delle registrazioni e questo certifica l’atmosfera di ispirazione che il luogo ha regalato.

Tracklist

01 - Caramella

02 - Calamita

03 - C’era un ragazzo che come me non assomigliava a nessuno

04 - AAA Cercasi

05 - Accovacciata gigante

06 - Bengala

07 - Mi capirai (solo da morto)

08 - Difendere i mostri dalle persone

09 - Non ci provare

10 - Una ceramica italiana persa in California

11 - *Bonus track - Con i bengala in cielo

 

Etichetta: La Tempesta dischi

Edizioni: La Tempesta

Distribuzione: Believe / Master Music

Booking: La Tempesta Concerti

Ufficio Stampa e Promozione: Big Time

 

Crediti del disco

“Sindacato dei sogni” è stato registrato e missato da Matt Bordin all’Outside Inside Studio di Volpago del Montello (TV). Le voci sono state editate da Paolo Baldini all’Alambic Studio di San Foca (PN). Le canzoni sono state pre-prodotte da Enrico Berto al Mushroom Studio di Frisanco (PN) e da Andrea Maglia e Meme Gerace al Bleach Studio di Gittana (LC). Gli archi di Bengala sono stati registrati da Davide Rossi a Los Angeles. Masterizzato da Giovanni Versari a La Maestà Studio.

Tre allegri ragazzi morti sono Davide Toffolo, Enrico Molteni e Luca Masseroni.

Tutte le canzoni sono di Tre allegri ragazzi morti tranne “Accovacciata gigante” (testo di Mattia Cominotto e Davide Toffolo) e “Difendere i mostri dalle persone” (testo di Mattia Cominotto). Hanno suonato in questo disco anche Francesco Bearzatti, Davide Rossi, Ruben Gardella, Matt Bordin, Adriano Viterbini, Nicola Manzan e Andrea Maglia.

Le foto dei gattini in ceramica sono di Alessandro Mussolini, l’intervento grafico è di Davide Toffolo. Le foto del gruppo sono di Ilaria Magliocchetti Lombi.

www.treallegriragazzimorti.it

Ospiti che hanno suonato nel disco:

Il sassofono infuocato di “C’era un ragazzo che come me non assomigliava a nessuno” è di Francesco Bearzatti, jazzista internazionale di residenza parigina ma di origine friulana, come i Tre allegri.

Gli archi di “Bengala” sono stati scritti, suonati e registrati da Davide Rossi a Los Angeles. Musicista magico già membro dei Goldfrapp, arrangiatore dei Coldplay e Röyksopp (solo per citare alcune delle sue incredibili collaborazioni). Esiste una versione solo archi, armonica e voce di “Bengala” intitolata “Con i bengala in cielo”.

Il flauto traverso “magico” in “Mi capirai (solo da morto)” è di Ruben Gardella, già Contezero, Bangarang! e attualmente in forze nella scena hardcore milanese con la band To Je Život.

I synth e gli arpeggiatori di Matt Bordin, Squadra Omega e prima Mojomatics, a colorare il lavoro di una sensazione psicadelica fuori dal tempo in “Enorme” e “Caramella”.

La chitarra slide di Adriano Viterbini in “AAA Cercasi”. Già allegro ragazzo morto nel tour e nel disco precedente, fan del gruppo e chitarrista inarrivabile.

Il piano elettrico di Nicola Manzan, aka Bologna Violenta, collaboratore del Teatro degli orrori, Baustelle e tanti altri, in “Caramella” e “C’era un ragazzo”.

Andrea Maglia, da anni “quarto allegro ragazzo morto” dal vivo, ha dato il suo contributo chitarristico in tutto il disco.

 

Guida al disco brano per brano

01 - Caramella

Primo singolo del disco, uscito il giorno di Halloween 2018. Brano esplicitamente psichedelico. Venti parole in tutto in un testo ispirato al poeta livornese Caproni e alle dichiarazioni di Iggy Pop, che incitano appunto a fare brani con non più di venti parole. Sostenuto da una chitarra fuzz e arricchito dal Fender Rhodes di Bologna Violenta.

02 - Calamita

Singolo di presentazione del nuovo disco. Con Bengala e Caramella, Calamita completa i nomi dei tre gattini in copertina. Ritorno al sound originale dei tre allegri. Beat anni ‘60, testo visionario e ironico per descrivere una città della provincia italiana. Ancora Pordenone al centro dei racconti del gruppo mascherato, un ritratto visivo e un canto di amore per chi torna ai luoghi delle proprie origini.

03 - C’era un ragazzo che come me non assomigliava a nessuno

Schizzo autobiografico sulla realtà di un ragazzo degli anni ‘80. Ricostruito sul sound della tradizione della wave del Great Complotto pordenonese, arricchito dalla chitarra sognante di Matt, dal sax incontenibile di Francesco Bearzatti, e del Fender Rhodes di Nicola Manzan. Tutta la titanica decisione di diventare se stessi in quattro minuti di canzone.

04 - AAA Cercasi

Ritratto ironico e accorato di una figura femminile libera e autodeterminata. Filastrocca indimenticabile di ambiente rock east cost, con tanto di riff di armonica a bocca suonata da Matt Bordin.

05 - Accovacciata gigante

Viaggio psichedelico senza precedenti nella discografia del gruppo sostenuto da due testi scritti rispettivamente da Mattia Cominotto (Od Fulmine) e Davide. La prima parte racconta lo stupore della vita negli occhi di un uomo che osserva la sua compagna in una giornata al mare e, sullo sfondo, una catastrofe che ridimensiona la vita. Nella seconda parte una digressione psichedelica scritta da Davide dove le visioni si sovrappongono e si inseguono in qualcosa che ammicca ai Pink Floyd della prima ora.

06 - Bengala

Struggente paesaggio postbellico arricchito da una fantastica session di archi guidata dal fuoriclasse Davide Rossi. In perfetto stile Tre allegri, il brano è accompagnato da un video incredibile.

07 - Mi capirai (solo da morto)

Brano bandiera, ripetitivo e danzereccio. Ironica denuncia ad un ipotetico ascoltatore incapace a capire completamente la forza innovativa, ormai ventennale del gruppo di Pordenone.

08 - Difendere i mostri dalle persone

Lo stupore della perdita, la sicurezza di una presenza comunque costante in questo emozionante brano, dritto come il rock blues degli AC/DC e poetico come le più riuscite canzoni dei Tre allegri. Le ispiratissime parole sono di Mattia Cominotto (Od Fulmine)

09 - Non ci provare

Ballata psichedelica sulla libertà e contro la paura che oggi condiziona le relazioni umane. Davide dice che siccome molte delle sue canzoni si rivelano essere premonizioni, questa potrebbe portarlo in prigione.

10 - Una ceramica italiana persa in California

Chiude il disco una incredibile song lunga dodici minuti, un intreccio ritmico di 3 su 4, una digressione prog con tanto di synth e arpeggiatori che contiene una canzone. Una canzone importante, con un testo sull’amore come solo i Tre allegri sanno scrivere. Per Davide la canzone preferita del disco intero.

11 - Bonus track - Con i bengala in cielo

Versione archi, armonica e voce di Bengala. Voluta da Davide per l’incontro con Davide Rossi. È diventata un classico il giorno della pubblicazione.

 

Tre Allegri Ragazzi Morti – biografia

Conosciuti per le loro performance mascherate e per i loro live di rock essenziale, Tre allegri ragazzi morti sono considerati uno dei pilastri della scena punk rock alternativa italiana fin dalla loro formazione, nel 1994.  Nati sotto la guida del celebre fumettista Davide Toffolo, la band è formata dal batterista e membro originario Luca Masseroni e dal bassista Enrico Molteni, aggiuntosi alla band per il primo album ufficiale “Piccolo intervento a vivo” (1997 BMG/Ricordi), preceduto dagli auto-prodotti su audiocassetta “Mondo naïf” (1994), “Allegro pogo morto“ (1995) e “Si parte” (1996). 

“Piccolo intervento a vivo” è un live, per il primo disco di inediti (secondo i crismi della discografia vera e propria) bisognerà aspettare il 1999 con “Mostri e normali”, sempre per BMG/Ricordi. È con questo lavoro in bilico tra pop e rock che la notorietà e l’attività live della band cominciano a crescere notevolmente.  Il rapporto con la major ha però breve durata e la band pubblica l’EP “Il principe in bicicletta” nel 2000 con la neonata e da sé stessi fondata La Tempesta, che negli anni a seguire darà luce a buona parte della miglior musica indipendente italiana. 

Nel 2001 viene pubblicato “La testa indipendente”, prodotto da Giorgio Canali, che contiene una delle più conosciute canzoni della band: “Ogni adolescenza”. La prolifica carriera del gruppo prosegue nel 2004 con la pubblicazione de “Il sogno del gorilla bianco”, disco caratterizzato da leggere venature etniche. Il trio pubblica il suo quinto album nel 2007, dal titolo “La seconda rivoluzione sessuale”, uno dei lavori più amati e che contiene il singolo “Il mondo prima”. Nel loro album “Primitivi del futuro” del 2010 iniziano ad essere presenti le prime influenze reggae che proseguono mescolate ad altri suoni di un’etnia immaginaria fino all’album “Nel giardino dei fantasmi”, rilasciato a dicembre 2012, sempre da La Tempesta. 

A celebrare un 2013 che li ha visti come uno dei gruppi di punta della scena italiana, grazie anche al tour insieme a Jovanotti con cui hanno condiviso i palcoscenici dei maggiori stadi italiani, Tre allegri ragazzi morti intraprendono un tour europeo che ha toccato Londra, Bruxelles, Parigi e Barcellona. Nel luglio dello stesso anno pubblicano, in allegato facoltativo al numero 88 della rivista XL di Repubblica, un album live chiamato “Il fantastico introvabile live. Bootleg”.

Il 2014 è dedicato al ventennale della band (#tarm20 - Una festa lunga un anno) con la pubblicazione dell’autobiografia a fumetti di Davide Toffolo “Graphic novel is dead”, la realizzazione di un musical basato sul fumetto “Cinque allegri ragazzi morti” e il tour “Aprile 1994” in cui la band ha eseguito per intero le prime cassette registrando una serie di sold out in tutta la penisola.

Nel 2015 Tre allegri ragazzi morti si esibiscono nel tour “Unplugged”, una serie di concerti acustici in locali di piccole dimensioni (da cui l’album “Unplugged - Live”) e nel maggio dello stesso anno la band pubblica l'album “Quando eravamo swing”, una raccolta di brani arrangiati in stile swing con l'Abbey Town Jazz Orchestra, con la collaborazione di Maria Antonietta nel brano “Occhi bassi serenade”, al quale è seguito il tour estivo di presentazione dell'album.

Il 12 gennaio 2016 la band annuncia il nuovo album dal titolo “Inumani” uscito nel marzo successivo per La Tempesta Dischi. Il 25 febbraio viene pubblicato il primo singolo estratto dal disco, "In questa grande città (La prima cumbia)", che vede la partecipazione di Jovanotti. Grazie ad “Inumani” Tre allegri ragazzi morti partecipano ad alcune trasmissioni televisive come “Quelli che… “ e “Che tempo che fa”. Il tour di Inumani è composto da una sessantina di date, molte delle quali con ospiti speciali sul palco Monique Mizrahi ed Adriano Viterbini (Bud Spencer Blues Explosion).

Il 30 ottobre 2018 Tre allegri ragazzi morti pubblicano il nuovo singolo “Caramella”, seguito da “Bengala” e “Calamita”, brani che anticipano “Sindacato dei sogni” uscito il 25 gennaio 2019.