Bloom Bloom l'ultimo album dei Malbianco. Intervista

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Il Rock'n'roll "è l'energia che si innesca dalle distorte note e ruvide melodiche nei cuori delle persone. Una compravendita di ampolle di sudore: dalla Rock Star alla gente comune. Nessun tipo di droga o stupefacente, ma l'estasi di una diretta trasmissione di energia". Loro sono i Malbianco e ci hanno presentato il loro album "Bloom Bloom" e si sono raccontati alle nostre pagine.

Malbianco, com'è nato il nome del gruppo?
«Malbianco oppure "Oidio" in gergo tecnico, è una malattia parassitaria del mondo vegetale. Il nome fu scelto da Carlo, perchè affascinato dall'aspetto romantico che la pianta assume quando la contrae: una patina bianca che la ricopre, nutrendosi lentamente di essa.
Un concetto affine alla personale concezione di musica: catartica e atarassica.»

"Turbinio", qual è il messaggio che vuole trasmettere?
«Turbinio, presente nel nostro secondo album "Bloom Boom", parla del rifiuto della nostra realtà: satura di frivole mode e qualunquismo.
Il brano si innesca con la frase: "Malbianco è qui" spronando l'evasione dall'opprimente quotidianità, panacea per la tediosità.»

Cos'è per voi il Rock'n'Roll?
«Trasmettere e far arrapare la gente di musica. È l'energia che si innesca dalle distorte note e ruvide melodiche nei cuori delle persone. Una compravendita di ampolle di sudore: dalla Rock Star alla gente comune. Nessun tipo di droga o stupefacente, ma l'estasi di una diretta trasmissione di energia.»

Quali sono gli artisti Italiani o stranieri che ascoltavate e che vi hanno più influenzato?
«Malbianco è un gruppo variegato composto da tre persone con influenze ed esperienze musicali differenti. Carlo viene da un background Alternative, Alessandro ha influenze Metal ed Elettroniche, mentre Antonio viene da un passato Alternative Metal e Noise Rock.  
Durante la produzione dei nostri dischi, ci siamo spesso ritrovati ad avere ascolti ed influenze comuni di band Italiane come Aquefrigide, Verdena e Il Teatro Degli Orrori ed Internazionali come Queens Of The Stone Age, Incubus e Royal Blood.»

One shot: la canzone più bella mai scritta...
«La domanda è ostica, è impossibile essere d'accordo in tre su una linea comune di bellezza assoluta. La musica è soggettiva. Senza cadere nel banale, citando colossi della musica come Led Zeppelin, The Doors etc., le canzoni perfette per noi sono:
Drain You dei Nirvana per Carlo
No Surprises dei Radiohead per Antonio
One Small Step degli Ayreon per Alessandro»

Quali sono i progetti futuri e a quali state lavorando?
«I progetti futuri e quelli a cui stiamo lavorando coincidono. Siamo attualmente in fase di produzione del nostro terzo album.
È avvincente ed entusiasmante, la nostra fase preferita. Ci aspettiamo molto da questo disco e stiamo lavorando sodo per produrre musica che rispecchi la nostra evoluzione sonora e compositiva.»

Se voi foste un piatto, che piatto sareste e perchè?
«Domanda ost(r)ica anche questa! *ridono*
Difficile paragonarci ad un piatto specifico, siamo tre ingredienti diversi. Cosa ne verrebbe fuori? Sicuramente qualcosa di piccante, verace e raffinato.
Ci piacerebbe però essere come la pizza: internazionale.»