«Sono molto autocritica sui miei ruoli, ma lascio al pubblico il giudizio finale.» Intervista ad Alina Person

- di

«Sono molto autocritica sui miei ruoli, ma lascio al pubblico il giudizio finale.» Intervista ad Alina Person

Alina Person nata in Romania, arriva in Italia all’età di tre anni, cresciuta in Abruzzo ma attualmente vive a Roma. Si è avvicinata all’arte quando da piccola osservava con stupore sua nonna dipingere, poi all’età di undici anni ha iniziato a fare danza. Diplomatasi al M.A.S Music Arts & Show di Milano sì è avvicinata alla recitazione, tra teatro e cinema.
Da domani sarà nelle sale il film “Ed è subito sera” per la regia di Claudio Insegno con Franco Nero, Gianluca Di Gennaro, Gianclaudio Caretta e tanti altri bravissimi attori,  tratto dalla storia vera di Dario Scherillo, vittima innocente della camorra. 
Alina interpreta Tatiana, una prostituta di cui s’innamora ‘o Muccuso, interpretato da Paco De Rosa, uno del clan di ‘O Talebano, che viene mal vista dal clan, è vergognoso che un camorrista frequenti una puttana, figuriamoci innamorarsene. In questa faida di lotte tra clan per accaparrasi la piazza migliore di spaccio, nasce questa bella storia d’amore seppur osteggiata, ‘o Muccuso lotta con se stesso e contro i pregiudizi degli altri e anche Tatiana, la prostituta se ne innamora, ma questo complicherà le cose.

                            
Ed è subito sera, parliamo del tuo ruolo in questo film…
«È un bellissimo ruolo, non posso svelare il finale, ma sono la prostituta di cui s'innamora 'o Muccuso, un boss camorrista in ascesa. È una prostituta che per lui ha un valore in più, rispetto a una semplice puttana di periferia. Per fare uno sgarro a lui, infatti, viene presa di mira dal clan di cui fa parte.» 
Ci vuole coraggio ad accettare un ruolo del genere, a volte qualcuna non accetta…
«È un ruolo difficile quello della prostituta, perché vieni vista come prostituta, quando ti guardano al cinema dicono la puttana o la prostituta, invece, sono semplicemente un'attrice normalissima che si ritrova a interpretare un personaggio come un altro, quindi, tranquillamente tutti gli attori dovrebbero accettare questi ruoli.»
Nel tuo curriculum, quindi, puoi anche scrivere di aver fatto la prostituta…
«Ahahah... Ebbene sì, anche la prostituta!»
Hai visto il film? Ti sei piaciuta? C'è qualcosa di particolare che potevi fare meglio secondo il tuo giudizio?
«Mi sono piaciuta. Sono molto autocritica con me stessa, naturalmente, devono giudicare gli altri, il pubblico. Il ruolo mi è piaciuto, piccolino ma molto intenso, soprattutto, sul finale. La sceneggiatura è molto toccante, l’avevo letta mentre la stavano scrivendo, quindi, l’ho seguita fin dagli inizi, anche questo intreccio dei tre motorini uguali, targati con le stesse iniziali è stato molto toccante e molto bella.»
Conoscevi già queste realtà? Avevi sentito parlare di questi ragazzi innocenti uccisi per errore?
«Le conosco, purtroppo, perché quando ero ragazzina sono stata fidanzata con un ragazzo di Pianura, un quartiere di Napoli, e, purtroppo, mi sono anche trovata per strada durante una sparatoria. Ho vissuto in prima persona quella paura che senti mentre stai camminando tranquillamente con il tuo fidanzato per strada, senti degli spari e ti rendi conto che sono vicini a te e questo è angosciante, perché per la paura non sapevi dove scappare, in quale direzione andassero gli spari e, quindi, dove correre, e comunque siamo corsi per rientrare dentro casa del mio fidanzato.»
Allora è stato ancora più toccante per te fare questo film…
«Sì, rivendendo alcune scene ho rivissuto quei momenti angoscianti.»

                    
Adesso sei impegnata in qualche lavoro?
«Ho un progetto di cui non posso ancora parlare, un progetto mio, ideato da me e vediamo cosa succede.»
Hai fatto anche teatro ultimamente…
«Sono stata in scena, fino a qualche settimana fa, al Golden con lo spettacolo “Anche le formiche cadono”, con la regia di Claudio Piccolotto con Marco Fiorini, Milena Miconi e tanti altri attori, ed è stato molto bello. Il teatro è bellissimo, meraviglioso ti dà delle emozioni diverse rispetto al cinema, perché il pubblico ce l'hai davanti e lì è buona la prima, non esistono Ciak, quindi, non si può sbagliare.»
Tu hai iniziato con il teatro?
«Ho iniziato con la danza, ho fatto qualche musical, poi mi sono avvicinata alla recitazione. Ho fatto qualche spettacolo a teatro e qualcosa al cinema, anche con Paolo Sorrentino nel film “Loro”, ero una delle “Olgettine” nel giro di Silvio e anche lì ho fatto un ruolo molto carino.»