«Lavorare duro è la mia parola d'ordine!». Intervista a Federica Marinari

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Federica Marinari coltiva la passione per il canto da piccolissima, studia al conservatorio e partecipa a importanti manifestazioni, non solo in Italia ma anche all'estero.
Nel 2015 partecipa a The Voice entrando a far parte del team di Piero Pelù e nel 2016 a X Factor fino a pubblicare il suo primo disco di cover.
Entra a far parte della scuola di Amici 18 vincendo una sfida, ma ha dovuto abbandonare il talent ad un passo dal serale.
Da piccolissima hai iniziato ad avvicinarti al mondo della musica. Come nasce questa passione?
«Mamma e babbo mi hanno sempre raccontato che da piccola il mio passatempo preferito era lo Zecchino d’Oro. Mi costruivo il microfono con il rotolo dello scottex e un foglio colorato arancione che simulava l’antipupping che usavano per far cantare i bambini. 
La musica è sempre stata dentro di me, ma nessuno, per 15 anni, mi aveva detto che potevo tirarla fuori e condividerla con il mondo. È stata ‪Laura Pausini‬ a illuminarmi la meta. Mi piaceva tutto di lei, ero attratta da ogni sua scelta, sia stilistica sia personale: come teneva il microfono, come coreografava i suoi concerti, come interagiva con i fan, come parlava della vita e del canto, come guardava le telecamere e quello che cantava».
Quando hai capito che questa passione poteva diventare una realtà e quindi iniziare a studiare seriamente?
«Sono sempre stata una ragazzina tremenda, problematica, ribelle e a tratti arrogante, volevo soltanto cantare e fare concerti a San Siro e quando dicevo questo al mio babbo, lui non accettava assolutamente queste parole. Fino all’età di 16/17 anni mi ha tenuta lontana dalla musica, fino a quando mi sentì cantare  “Vivimi” a uno spettacolo delle Scuole Superiori. Da lì, con molti sacrifici economici, cominciai a prendere lezioni di canto in una piccolissima scuola di paese e con i miei primi lavoretti, pian piano, gli studi».

                  
Hai dovuto fare delle rinunce per seguire il tuo sogno?
«Tante, ma non ne ho mai sentito il peso e rifarei tutto senza pensarci un attimo».
Ricordi la prima volta che sei salita su un palco? Che emozione hai provato?
«Mi ricordo il mio primo concorso: era una stangona di 17 anni, 75kg, bionda, con le spalle giganti in un palco piccolino. Cantavo “La voce del silenzio”, ero a mio agio, serena e mi sentivo la protagonista del mio sogno che da anni nascondevo nel cassetto. Non avevo paura di muovermi, di guardare in faccia le persone, di fare variazioni canore, anche se studiavo da qualche mese. Ero proprio a casa».
Dopo tanto studio, gavetta e progetti importanti anche all'estero, sei approdata nel mondo dei talent, prima a The Voice e poi ad Amici. Innanzitutto, quali differenze hai riscontrato paragonando i due programmi?
«The Voice è stato il primo vero approccio con la realtà del mondo che ho deciso di abitare. Ero molto ingenua, non controllavo la mia impulsività, e soprattutto non avevamo persone che quotidianamente ci facessero concentrare sui brani. Il programma Amici ha incontrato una Federica più matura e consapevole di sé, del suo corpo e della sua mente, pronta a mettersi in gioco. Il programma mi ha fatto scoprire dei lati di me e mi ha stimolata come nessuno negli ultimi anni era riuscito».
Sei uscita da Amici ad un passo dal serale, cosa credi ti abbia penalizzata? Il ricordo più bello e quello più difficile che porti di questa esperienza?
«Uscire dal programma a un passo del serale non l’ho vista assolutamente come una cosa negativa, e sai perché? Mi è stata offerta la possibilità di tornare il prossimo anno. Sono stimolata e carica, se fossi andata al serale in questa edizione probabilmente tutta questa energia positiva, non l’avrei avuta».

                          
Durante il programma vivete praticamente 24 ore su 24 sempre insieme e s’instaurano anche delle belle amicizie. Con chi hai legato particolarmente?
«Sin da piccola sono stata abituata a parlare con chiunque. Mi sono trovata bene con tutti, ma la persona che con il tempo ho scoperto essere molto simile a me è Valentina: abbiamo la stessa sensibilità, gli stessi concetti umani, la stessa visione del rispetto. Siamo due maschiacci con i capelli lunghi e le unghie tinte!»
Amici è pur sempre una gara e alla fine ne esce solo uno vincitore. Avresti meritato tu un posto al serale rispetto a qualcuno che è dentro?  
«Evidentemente questo non era il mio momento. Le cose belle richiedono tempo».
Il tuo singolo Difficoltà sta avendo un grande successo, come nasce questo brano?  
«Il mondo è pieno di persone che soffrono, ma molti non se ne rendono conto, sempre impegnati a guardare i propri problemi, sempre le vittime protagoniste di un film tragico. Tra le righe della canzone sono nascoste queste domande: “Quante persone aiuti senza aspettarti qualcosa in cambio?” e “Riuscirai mai a vedere negli occhi di una persona, apparentemente felice, una sofferenza?”».
Cosa dobbiamo aspettarci da Federica? Che progetti e sorprese sono in corso?
«Lavoro duro è la parola d’ordine. Ho tante belle idee in mente e progetti. Tra questi, andare a incontrare chi mi ha supportata in giro per l’Italia. Ci tengo a ringraziare tutti personalmente. La prima tappa sarà la mia città, Pisa. Le altre le svelerò pian piano, quindi seguitemi sui social».