“La Paranza dei Bambini” dal 13 febbraio al cinema dall’omonimo libro di Roberto Saviano per la regia di Claudio Giovannesi.

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Uscirà nelle sale cinematografiche il prossimo 13 febbraio 2019, il film La Paranza dei Bambini, tratto dall’omonimo libro di Roberto Saviano, per la regia di Claudio Giovannesi.
É il film italiano candidato in concorso alla Berlinale 2019.
Il film narra le vicende di “una paranza” di adolescenti che sono pronti alla conquista del potere tra armi da fuoco, sete di soldi facili e morte. Essi si chiamano: Nicola, Tyson, Biscottino, Lollipop,’O Russ, Briatò e Drone.
Ad interpretarli dei giovani adolescenti, selezionati tra quasi quattromila ragazzi.

Nel cast Francesco Di Napoli, Artem Tkachuk, Alfredo Turitto, Viviana Aprea, Valentina Vannino, Ciro Vecchione, Ciro Pellacchia, Mattia Piano Del Balzo, Pasquale Marotta, Carmine Pizzo, Luca Nacarlo, Aniello Arena, Roberto Carrano, Adam Jendoubi.

                 
In una bella e lunga intervista per  Vivi il cinema, bimestrale d’informazione cinematografica edito da Fice, a Maurizio Di Rienzo, il regista Claudio Giovannesi  dice:«La paranza dei bambini è lontana, sia logisticamente che per epos e atmosfere da Gomorra.  Il tema del nostro film è l’innocenza perduta nell’incastro tra adolescenza e criminalità. Quindi, non un film sulla camorra giovanile, ma sui sentimenti intrecciati derivanti dalle loro esperienze e su come, questi adolescenti, cavalcano  in poco  tempo e con avidità la loro età inafferrabile, rinunciando ad amore, amicizia e famiglia pur di ottenere tutto e subito. A noi è interessata la loro fragilità adolescenziale e non la spettacolarizzazione del crimine.»

               
I ragazzi della “paranza” napoletana li possiamo trovare ovunque: dalle favelas brasiliane alle  banlieue  della periferia francese. Il fenomeno è stato studiato, ma non si è fatto nulla per contrastarlo come riferisce Roberto Saviano, in un’intervista rilasciata a Mirella Armiero  del quotidiano Il Mattino e continua:«I  paranzini hanno ruoli decisionali, ruoli attivi, non sono più pali o vedette ma organizzatori e gestori di piazze di spaccio


Vedremo se la trasposizione risulterà fedele al libro di Saviano.
Per il momento possiamo solo esortare ad andare al cinema senza pregiudizi di sorta e leggere il libro e il suo sequel Il bacio feroce.