«Ho combattuto contro me stesso e ne sono uscito vincitore». Intervista a Michael Terlizzi

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«Ho combattuto contro me stesso e ne sono uscito vincitore». Intervista a Michael Terlizzi

La prima cosa che, ovviamente, risulta evidente è la sua bellezza statuaria e il suo sguardo tenebroso, ma per chi l’ha seguito all'interno della casa del Grande Fratello ha potuto apprezzarne la sua sensibilità e la sua nobiltà d'animo.

Michael Terlizzi è stato uno dei personaggi rivelazione di quest’ultima edizione del reality, un ragazzo educato di sani principi che non ha mai alzato i toni e si è messo a nudo mostrando le sue fragilità.

Spesso mi piace raccontare ai nostri lettori come ci avviciniamo agli ospiti e posso dire che Michael è stato da subito disponibile, estremamente educato ed è stata una piacevole chiacchierata che ha confermato l'opinione che mi ero fatta su di lui!

Ti sei avvicinato al mondo televisivo grazie alla partecipazione di tuo padre all'Isola dei famosi, ne approfitto, innanzitutto, per chiederti che rapporto hai e quanto è importante per te la famiglia?

«La mia famiglia è fondamentale per me e sono il mio punto di riferimento per qualunque cosa. Sono i miei primi sostenitori per qualsiasi scelta di vita decida di fare, siamo molto, molto legati l'uno con l'altro.»

               

Quando hai iniziato, invece, a entrare nel mondo della moda?

«Ho sempre avuto molte richieste sin da quando ero più giovane. A causa, però, delle mie insicurezze ho sempre perso tantissime occasioni, il percorso che sto vivendo da un anno e mezzo a questa parte, soprattutto nell'ultimo periodo, mi è servito per prendere molte più consapevolezza in me stesso e quindi... si vedrà!».

La prima cosa che, ovviamente, si nota, è il tuo aspetto fisico, non tutti però sanno che sei anche un ragazzo colto. Com’è stato il tuo percorso di studi?

«Spesso e volentieri le persone si limitano a guardare l'aspetto estetico. Spero di aver fatto capire e di aver dato di più e non aver fatto vedere solo l'esteriorità, i miei muscoli e basta, ma che ho una certa cultura, di aver studiato e laureato in filosofia. Il mio percorso di studi non è sempre stato rosa e fiori, alle superiori, ad esempio, non studiando la materia che a me interessava, ho avuto magari un po' di difficoltà. Dopo finito con successo le superiori, mi sono interfacciato all'università e sono riuscito a laurearmi in questa materia che ho sempre avuto nelle mie corde, perché sono sempre stato un ragazzo introspettivo, pensieroso e ritengo la filosofia sia un pensare e cercare di capire i pensieri e mi è servita a capire anche me stesso».

                

La tua bellezza ti ha mai ostacolato in qualcosa?

«Ostacolare è un parolone, sicuramente, spesso e volentieri, le persone partono per partito preso e non è sempre così semplice a volte farsi prendere sul serio».

Oggi i social hanno un aspetto rilevante nella quotidianità. Tu che rapporto hai con i social? Sei mai stato vittima di haters e come hai gestito la situazione?

«Non sono mai stato particolarmente attivo sui social, nonostante mi piacciono molto, ma sto imparando a utilizzarli molto di più, a essere più social perché sto imparando quanto sia importante avere rapporti con le persone che ti hanno sempre sostenuto e ti sostengono quotidianamente. Alla fine, penso che il minimo che io possa dare alle persone che mi sostengono, sia quello di farmi conoscere sempre di più e avere un contatto con loro. Per quanto riguarda gli haters all'inizio qualche episodio è capitato, soprattutto quando ancora non avevo avuto la possibilità di farmi conoscere. Mi sono sempre concentrato sulle persone che esprimevano per me commenti positivi e davo più spazio a loro, poi avendo avuto la possibilità di farmi conoscere i commenti negativi sono andati diminuendo».

Hai partecipato al reality  Grande Fratello. Com’è stata l'esperienza e in cosa ti ha arricchito?

«È stata un'esperienza bellissima, meravigliosa, mi ha dato tantissimo, mi ha arricchito e mi ha dato proprio quello che cercavo, cioè molta più sicurezza in me stesso. Non è sempre stato un cammino facile, perché è un percorso che ti mette a nudo con te stesso e a volte ti mette anche nelle condizioni di riflettere molto e pensare a cose passate e, in questo contesto, ti tornano in mente, ma questa è anche la cosa che ti fa diventare molto più forte. Sono uscito da lì molto più sicuro di me stesso».

Spesso quando ci si espone televisivamente, si viene anche presi come punto di riferimento. Quale messaggio ti senti di mandare ai tanti giovani che ti seguono?

«L'errore che ho sempre fatto è stato quello di far vincere le mie insicurezze e il messaggio che voglio dare ai giovani, è proprio quello di cercare di vincere le proprie insicurezze, fregandosene. Questa è una cosa che mi tocca particolarmente, perché come ben saprete, sono entrato nella casa con questo problema fisico alle braccia che mi ha dato tantissima insicurezza. Ho sempre cercato di evitare di fare tutto quello che mi veniva proposto, però nonostante ciò, ho deciso di combattere contro me stesso, provandoci e mi sento di dire che ne sono uscito vincitore e sono molto più sicuro di me e, quindi, se ce l'ho fatta io, ce la possono fare tutti, bisogna credere ai propri sogni e non farsi mai bloccare dagli altri, ma soprattutto da se stessi».

               

Ti piacerebbe continuare a lavorare nel mondo dello spettacolo e in quale campo ti vedi?

«Sì, mi piacerebbe moltissimo continuare a lavorare nel mondo dello spettacolo. Mi piacerebbe tanto fare cinema e appena avrò la possibilità, vorrei fare un bel corso di recitazione, poi vedremo cosa succede. Non escludo niente, ho ancora tantissima strada da fare e da imparare... chi vivrà vedrà!».

Una canzone che descrive la colonna sonora della tua vita e perché?

«Non c'è una canzone, in realtà, sono più appassionato di film. Uno dei film che mi rappresenta di più e Edward mani di forbice, a volte mi sento come il protagonista: incompreso. Inoltre, è anche il film di uno dei miei registi preferiti, Tim Burton».