Alessandro Mahmood e iI suo primo album: Gioventù Bruciata. Clip da La Confessione e prossime date Instore

- di

Dopo aver scritto canzoni per Marco Mengoni, Michele Bravi, Fabri Fibra, il ciclone Mahmood si è abbattuto sulla 69esima edizione del Festival di Sanremo vincendo con il brano Soldi.

Il singolo Soldi ha conquistato ogni record raggiungendo i vertici di tutte le classifiche di ascolto da Spotify a Earone, da Apple Music a iTunes. É la prima canzone italiana ad aver raggiunto la 40esima posizione nella classifica di Spotify Top 50 Global e, inoltre, è Disco d’oro per le 25mila copie vendute. Sono fuori controllo le visualizzazioni su YouTube.

Il 22 febbraio è uscito con l’etichetta Island Records il suo primo album in studio dal titolo Gioventù bruciata che spazia dal genere pop al rapping, dal rhytm and blues a sonorità mediorientali, insomma il nuovo genere musicale definito moroccan pop.

Ecco l’elenco dei brani musicali contenuti nell’album:

Soldi / Gioventù bruciata / Uramaki / Il Nilo sul Naviglio / Anni ’90 feat Fabri Fibra / Asia Occidentale / Remo / Milano Good Vibes / Sabbie mobili / Mai figlio unico / Soldi feat Guè Pequeno (bonus trak)

                           

In un’intervista rilasciata a Federico Rocca per Vanity Fair alla domanda :”Di cosa parla la tua canzone Soldi?”, Mahmood risponde:«Di una famiglia non tradizionale che con il tempo cambia. É uno sfogo personale, per far capire che, dopo essere stati figli, si diventa qualcosa di più: nasce un senso critico nei confronti dei genitori, della vita, del modo di vedere le cose. Soldi racconta una crescita ed è abbastanza autobiografica.»

Mahmood, infatti, è cresciuto dalla sua prima apparizione a X Factor nel 2012 e se ne sentirà parlare ancora per tantissimo tempo!

Mahmood, inoltre, è stato ospite anche di Peter Gomez nella trasmissione La Confessione sul Nove, venerdì scorso, 22 febbraio dove ha affrontato di nuovo la discussione sulle reazioni scatenate dalla sua vittoria, a partire da quella del ministro dell'Interno. Dice Gomez: “Matteo Salvini ha scritto sui social semplicemente, in apparenza, di preferire Ultimo, però, io che faccio il giornalista, ho letto tra le righe: 'Mahmood...Mah...', insomma, tanti puntini di sospensione. Per molti è stato un modo per scatenare gli ultrà del razzismo". L'autore risponde sicuro: "Sì, per molti sì, ecco, per chi non si è informato bene perché io ho ripetuto più volte che sono un ragazzo nato e cresciuto a Milano, sono nato alla Mangiagalli, veda lei...". "Su questo non c'è dubbio - ragiona il giornalista - ma lei ha avuto l'impressione che Salvini l'abbia fatto per scatenare gli ultrà?". "Io credo che abbia semplicemente dato un giudizio di gusto - spiega Mahmood - Tutto qui, non ci voglio vedere il marcio mai nella gente, voglio sempre vedere il lato umano". "Salvini le ha scritto un sms?", continua il conduttore. "Sì, mi ha scritto un messaggio, non me lo ricordo bene, mi ha scritto: 'Complimenti per la sua vittoria, nonostante il brano non rientri nei miei gusti musicali, le auguro, ecc.", racconta il cantante che dice di avergli risposto così: "Grazie mille, avevo già pensato che non ci fosse un doppio significato nel suo giudizio, ma che fosse solo un giudizio di gusto, buona serata'. Tutto qua".

                      

Ieri alla Feltrinelli di Piazza dei Martiri a Napoli un bagno di folla. Tutti cantavano Soldi e battevano le mani a tempo. Firmacopie e selfie a volontà!

Prossimi appuntamenti con Mahmood:

25 febbraio 2019 ore 18.00 Centro Commerciele Marcianise (CE)

26 febbraio 2019 ore 18.00 Feltrinelli Piazza di Porta Ravegnana Bologna

27 febbraio 2019 ore 18.00 Feltrinelli Piazza Cla Torino

28 febbraio 2019 ore 18.00 Mondadori Duomo Milano