Il 25 giugno del 2009, alle ore14e26 (23.44 italiane), moriva a Los Angeles, all’ospedale UCLA Medical Center, il re del pop mondiale: Michael Jackson.
La causa della morte: un’intossicazione acuta da Propofol, un potente anestetico, in concomitanza all’azione di alcune benzodiazepine. Tale mix di farmaci gli fu somministrato dal suo medico di fiducia Conrad Murray che, ad autopsia avvenuta del cantante, sarà riconosciuto colpevole per omicidio colposo e condannato a 4 anni di reclusione , il massimo della pena in California per questo genere di reato.
Ma chi era veramente Michael Jackson e per quali ragioni aveva bisogno di tali farmaci?
Per rispondere alla prima domanda non basterebbero fiumi di inchiostro! Si è detto tutto e il contrario di tutto, come sempre accade, quando ci lascia una personalità così poliedrica e complessa. Forse neppure i suoi familiari e le persone del suo entourage potrebbero rispondere a tale quesito perché nella vita, anche quella di ciascuno di noi, si cambia, si cresce, si matura assumendo di volta in volta atteggiamenti, abitudini, opinioni spesso contrastanti. Inoltre, la vita di Michael è stata sempre sotto i riflettori sin da quando era bambino e cantava con i suoi fratelli nel gruppo dei Jackson Five, una vita spesa al massimo tra concerti dal vivo, rilascio di interviste, registrazioni di album, promozioni, autografi e tanta,tanta pressione mediatica. Ecco la spiegazione al ricorso a quel tipo di farmaci, perché pare che negli ultimi tempi soffrisse di insonnia cronica. Egli si sentiva schiacciato dalla sua stessa popolarità e provato per le accuse di pedofilia per le quali affrontò anche un processo nel 2005 che lasciò inevitabilmente numerose ombre sulla sua carriera di artista.
Ai milioni di fan in tutto il mondo resta la sua musica nei 13 album pubblicati da solista. Si calcola che abbia venduto oltre un miliardo di dischi e tale risultato lo rende l’artista che ha venduto di più nella storia della musica. Il suo album Thriller è in assoluto quello più venduto al mondo per aver superato i 100 milioni di copie!
Michael Jackson è entrato nel Guinness dei primati anche per aver dato in beneficenza più di 400 milioni di dollari suddivisi tra ben 39 enti e associazioni umanitarie.
Noi di The Cloves Magazine vi segnaliamo una sua biografia scritta dal fratello Jermaine Jackson, pubblicata in Italia dalla casa editrice Rizzoli nel 2011 dal titolo: Michael La vita del re del pop vista attraverso gli occhi di suo fratello, corredata da splendide foto a colori e in bianco e nero. Egli annunciò al mondo la morte dell’adorato fratello ed è stato lui a cantare tra le lacrime Smile, la canzone preferita di Michael, al suo funerale.
Nella quarta di copertina si legge:«Conosco il bambino dietro la maschera della superstar, quello che abitava con me al 2300 di Jackson Street. Siamo in sintonia dall’infanzia e la nostra intesa è sopravvissuta a tutto: al sogno, ai Jackson 5, alla celebrità, al distacco, ai contrasti, alle sofferenze, agli scandali, alle pressioni insostenibili… Siamo rimasti fedeli l’uno all’altro anche quando, senza volerlo, ci siamo traditi. Io conosco il suo carattere e la sua mente come si può conoscere solo il sangue del tuo sangue».
