Addio a Luciano De Crescenzo: grande "uomo d'amore".

- di

Addio a Luciano De Crescenzo: grande "uomo d'amore".

Dopo Andrea Camilleri, ci lascia un altro grande italiano:Luciano De Crescenzo.

Nato a Napoli il 20 agosto del 1928 nel Borgo di Santa Lucia, ebbe come compagno alle elementari Carlo Pedersoli, in arte Bud Spencer, molto prima dei suoi storici amici:Benigni, Arbore e Laurito.

Figlio unico di genitori anziani, aiutò il padre nel negozio di guanti a Chiaia. Allievo del grande Renato Caccioppoli si laureò in ingegneria idraulica diventando a Milano un ingegnere dell'IBM.

Nel 1976 capì la sua vera vocazione: diventare uno scrittore e dedicarsi alla narrativa, alla saggistica e allo spettacolo.

Invitato al Costanzo Show, sottopose il pubblico a un vero e proprio referendum con la domanda:"Secondo voi devo fare lo scrittore o devo continuare a fare l'ingegnere?".

Il pubblico lo sostenne da subito, tanto che il suo primo libro pubblicato nel 1977 dal titolo Così parlò Bellavista, vendette oltre seicentomila copie, diventando un caso letterario. Nel 1984 dal libro fu tratto l'omonimo film cult diretto dallo stesso De Crescenzo che vestì anche il ruolo del protagonista. Le differenze tra il nord e il sud del nostro Paese vivono nel perenne disaccordo tra il napoletano professor Bellavista, uomo d'amore e il milanese dottor Cazzaniga, uomo di libertà.

Nel corsi degli anni De Crescenzo diventò un autore di successo internazionale con una quarantina di opere tradotte in 21 lingue, con oltre 15 milioni di copie vendute in 25 Paesi.

Luciano De Crescenzo affiancò sempre alla sua attività di scrittore quella di divulgatore capace di introdurre anche il lettore più inesperto ai grandi temi della filosofia antica con libri quali Storia della Filosofia greca, I grandi miti greci, Socrate, Panta rei.

Nel suo ultimo romanzo Napolitudine scritto con un altro partenopeo doc Alessandro Siani, si legge:"A me Napoli manca sempre, persino quando sono lì".

Ora sarà Luciano De Crescenzo a mancare al mondo della cultura e ai napoletani.

Se avessimo la possibilità di salutarlo gli diremmo:"Prufesso' permettete un pensiero poetico? Luntano 'a Napule non se po' sta', ma mparaviso v'avite truva'".

Vi consigliamo di leggere Vita di Luciano De Crescenzo scritta da lui medesimo 1989 ed.Mondadori, pagine belle e ricche di humor partenopeo.