L'esercito di terracotta dell'imperatore Qin Shi Huang

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L'esercito di terracotta dell'imperatore Qin Shi Huang

L’Imperatore Qin Shi Huang fu il primo sovrano della dinastia Qin (o Ch'in, da cui Cina). Disponendo di una grande potenza militare e politica, tra il 236 e il 221 a.C. sconfisse i sei Stati orientali (Han, Wei, ChU, Yan, Zhao e Qi) e fondò il primo Stato unificato della Cina, ponendo fine all'epoca degli Stati combattenti. L'imperatore garantì stabilità al suo potere e controllo dell'intero Paese; garantì il collegamento tra le parti dell'immenso territorio facendo costruire nuove strade e canali navigabili. Qin Shi Huang, a capo di una potenza straordinaria, fu anche un uomo crudele con i suoi oppositori e segnato dal terrore della fine: fece distruggere i libri, consapevole del fatto che è più facile sottomettere gli uomini ignoranti; sprecò enormi risorse finanziarie per cercare la formula dell'immortalità; fece uccidere 400 studiosi confuciani come rappresaglia per la fuga di due letterati di corte.

L’impero cinese

L'impero cinese ha inizio nel 221 a.C., con l'unificazione dei numerosi regni locali ad opera di Ying Zheng, re dello Stato di Qin. Questi si fece chiamare Qin Shi Huang. La dinastia dura in realtà pochi anni, ma è destinata a cambiare la Cina in modo radicale, sia dal punto di vista politico, sia sociale e culturale, ponendo le basi di quella che sarà una potenza millenaria. Il potere viene accentrato nella figura dell'imperatore e vengono introdotte una serie di misure volte ad unificare l'immenso territorio del Paese: viene avviata la costruzione della Grande Muraglia, sono uniformate le unità di misura, viene codificata la scrittura ufficiale, che contava già 3300 caratteri.

L'imperatore, morto nel 210 a.C., venne sepolto in un mausoleo, accompagnato da un intero esercito composto da circa 8000 statue di terracotta, principalmente soldati in assetto di guerra, a grandezza leggermente superiore al naturale: vi sono soldati in piedi e a cavallo, balestrieri e arcieri, con carri in legno e in bronzo. Assieme a questi anche servitori, uomini della corte e dell'amministrazione, oggetti di vita quotidiana. Ciascun guerriero presenta caratteri diversi e ciò conferma l'ipotesi che essi rappresentino la copia fedele dell'esercito imperiale che ha unificato la Cina.

Questo straordinario complesso venne scoperto casualmente nel 1974 da un contadino che scavava per realizzare un pozzo d'irrigazione, a circa 1500 metri dal mausoleo imperiale. ln realtà oggi è stata scavata solo una piccola parte del sito archeologico. Il mausoleo imperiale e le statue che lo accompagnano nel 1987 sono stati riconosciuti Patrimonio mondiale dell'Umanità dell'UNESCO e denominati l'Ottava Meraviglia del mondo.

Le statue sono state realizzate a stampo e poi rifinite a mano. Il torace è costituito da un cilindro di argilla cavo, cui sono state aggiunte le gambe e le braccia.

Le statue venivano poi perfezionate con aggiunte di piccole parti di argilla per realizzare le decorazioni delle uniformi e i particolari individuali. Infine, venivano dipinte.

Ciascun guerriero è alto da 175 a 197 cm, dunque con statura superiore alla media. Sono diversi nei tratti somatici e nelle acconciature; anche le uniformi sono di diverse fogge. Sono disposti in file ordinate, organizzate secondo l’ordine rigoroso dell’esercito imperiale. Erano dotate di armi in bronzo ma sono state saccheggiate nel corso dei secoli. I cavalli misurano circa 2 metri di lunghezza e 1,50 di altezza al garrese (ovvero la arte superiore del dorso). L'esercito aveva la funzione di proteggere l'imperatore, il cui sepolcro non è stato ancora riportato alla luce.

Curiosità:

Qin Shi Huang è forse il personaggio dell'antica Cina più conosciuto in Occidente: è lui l'imperatore per il quale combatte Mulan, eroina del film d'animazione Disney del 1998; è lui il sovrano temuto e onorato del film Hero, che ha come tema proprio la lotta di guerrieri ribelli contro l'unificazione sotto il Regno di Qin.